13.1.3 All. Agrostion pourretii Rivas Goday 1958 nom. mut.

Sinonimi

[Pre-Isoëtion Rivas Goday 1958 nom. inval. (art. 3b), Agrostion salmanticae Rivas Goday 1958]

Riferimento del Tipo (holotypus e diagnosi)

Agrostio-Pulicarietum  paludosae Rivas Goday 1955


Definizione e descrizione (declaratoria)

Comunità primaverili legate a depressioni umide con acque lungamente persistenti nel periodo invernale e primaverile e con suoli prevalentemente arenacei.

Definizione e descrizione inglese

Spring blooming communities that are related to low-lying wetlands characterized by persistent water during the winter and spring and that grow on predominantly arenaceous soils.

Ecologia

Comunità primaverili legate a depressioni umide con acque lungamente persistenti nel periodo invernale e primaverile e con suoli prevalentemente arenacei. Si sviluppano prevalentemente nel periodo tardo-primaverile. Alleanza da considerare di transizione tra il Preslion cervinae e i praticelli effimeri del Tuberarion guttatae.

Distribuzione

Questa alleanza ha distribuzione mediterraneo-ibero-atlantica. In Italia si rinviene nel settore tirrenico.

Contesto paesaggistico e sinsistema di riferimento

Le fitocenosi dell'alleanza Agrostion pourretii corrispondono a tipologie vegetazionali effimere, legate a particolarissime condizioni stazionali (sommersione temporanea alternata a marcata aridità), ed in assenza di alterazioni ambientali non tendono ad evolvere; possono essere considerate come ‘permaserie’ di vegetazione. In presenza di fenomeni di interrimento o di alterazione del bilancio idrico, si assiste ad una riduzione della componente anfibia e igrofila a vantaggio delle xerofite annuali che spostano la composizione floristica verso le comunità effimere termoxerofile della classe Helianthemetea guttatae. Al contrario, con il prolungarsi del periodo di sommersione diventa possibile l’insediamento delle specie igrofile perenni e si verifica il passaggio verso le comunità della classe Molinio-Arrhenateretea o verso le cenosi igrofile perenni della classe Phragmito-Magnocaricetea. Si tratta in ogni caso di contatti catenali e non dinamici, che spesso danno origine a complessi mosaici di vegetazione determinati in primo luogo dal gradiente di umidità. Ove si verifichi la permanenza di strati d’acqua di maggiore profondità, è possibile il contatto catenale con la vegetazione idrofitica della classe Potametea. Nei siti costieri è possibile la compenetrazione con le cenosi della classe Saginetea maritimae. Per quanto riguarda il contesto vegetazionale alla scala di paesaggio, i collegamenti catenali coinvolgono la vegetazione forestale a dominanza di Quercus ilex, Quercus suber, Quercus cerris e Quercus frainetto.


Habitat di riferimento (sensu Direttiva Habitat e classificazione EUNIS)

  • 3120 Acque oligotrofe a bassissimo contenuto minerale, su terreni generalmente sabbiosi del Mediterraneo occidentale, con Isoëtes spp.
  • 3170* Stagni temporanei mediterranei

Livello di conservazione e gestione

Il livello di conservazione di tali comunità non è soddisfacente a causa della limitata quantità di ambienti potenzialmente colonizzabili da esse e del disturbo determinato dalle attività antropiche in tali ambienti.

In termini gestionali è necessario conservare le cenosi note, monitorarne le trasformazioni spontanee che avvengono in esse sulla base delle variazioni dei parametri ambientali e ampliare le indagini in contesti simili.

Presenza nei parchi nazionali

Gran Paradiso
Val Grande
Stelvio - Stilfserjoch
Dolomiti Bellunesi
Cinque Terre
Appennino Tosco-Emiliano
Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna
Arcipelago Toscano
Monti Sibillini
Gran Sasso e Monti della Laga
Majella
Abruzzo, Lazio e Molise
Circeo
Gargano
Vesuvio
Alta Murgia
Cilento, Vallo di Diano e Alburni
Appennino Lucano - Val d'Agri - Lagonegrese
Pollino
Sila
Aspromonte
Gennargentu
Asinara
Arcipelago di La Maddalena
XX

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