56.1.1 All. Calthion palustris Tüxen 1937 em. Balátová-Tulácková 1978

Sinonimi

[Bromion racemosiTüxen 1951 (syntax. syn.)]

Riferimento del Tipo (holotypus e diagnosi)

Angelico sylvestris -Cirsietum oleracei Tüxen 1937


Definizione e descrizione (declaratoria)

Praterie a megaforbie igrofile, a gravitazione centro-europea (Scirpus sylvaticus, Caltha palustris, Cirsium oleraceum, Filipendula ulmaria, ecc.) che crescono su suoli sempre molto umidi, nei piani bioclimatici a termotipo da meso- a orotemperato inferiore.

Definizione e descrizione inglese

Hygrophilous meadows of tall forbs with a central European distribution (Scirpus sylvaticus, Caltha palustris, Cirsium oleraceum, Filipendula ulmaria, etc.) that grow on soils that are always highly humid, in the meso- to lower orotemperate thermotypes.

Ecologia

Le comunità dell’alleanza Calthion palustris sono rappresentate da praterie umide, eutrofiche, falciate e pascolate, che si sviluppano su suoli spesso inondati, nelle pianure alluvionali o nei pressi delle sorgenti, nei piani bioclimatici che vanno dal meso- all’orotemperato inferiore.

Distribuzione

L’alleanza Calthion palustris è distribuita nell’area atlantica e subatlantica dell’Europea temperata, nell’Europa semicontinentale e subcontinentale, nell’area alpina e caucasica, nell’area mediterranea occidentale.

Contesto paesaggistico e sinsistema di riferimento

Le comunità del Calthion palustris possono rappresentare stadi di sostituzione, derivanti dall’abbandono di prati umidi in precedenza regolarmente falciati e costituire a volte comunità naturali di orlo boschivo. Secondo la quota si collegano a stadi dinamici che conducono verso differenti formazioni forestali quali querco-carpineti, aceri-frassineti, alnete di ontano nero, abieteti, peccete, faggete ecc.

Habitat di riferimento (sensu Direttiva Habitat e classificazione EUNIS)

  • 6430 Bordure planiziali, montane e alpine di megaforbie idrofile

Livello di conservazione e gestione

Il livello di conservazione è altamente variabile a seconda delle condizioni stazionali e del livello di utilizzo e pascolo o di altri fattori di disturbo. 

In termini gestionali è opportuno mantenere gli usi tradizionali al fine di conservare queste comunità ma, contestualmente, favorire il recupero di isole di naturalità nei contesti eccessivamente trasformati e poveri di comunità legnose coerenti con le potenzialità locali.

Presenza nei parchi nazionali

Gran Paradiso
Val Grande
Stelvio - Stilfserjoch
Dolomiti Bellunesi
Cinque Terre
Appennino Tosco-Emiliano
Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna
Arcipelago Toscano
Monti Sibillini
Gran Sasso e Monti della Laga
Majella
Abruzzo, Lazio e Molise
Circeo
Gargano
Vesuvio
Alta Murgia
Cilento, Vallo di Diano e Alburni
Appennino Lucano - Val d'Agri - Lagonegrese
Pollino
Sila
Aspromonte
Gennargentu
Asinara
Arcipelago di La Maddalena
XXXXXX

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