1.1.3 All. Charion fragilis Krausch 1964

Sinonimi

[Limno-Charion Krausch 1968 (art. 3a) p.p., Charion asperae Krause 1969 (art. 29), Charion contrario-asperae Pietsch 1987 (art. 29), Charion rudis-hispidae Pietsch 1987 (syntax. syn.), Thero-Charion asperae Krause 1969 (art. 22)]

Riferimento del Tipo (holotypus e diagnosi)


Definizione e descrizione (declaratoria)

Comunità permanenti basifile, oligo-mesotrofiche di acque calcaree.

Definizione e descrizione inglese

Permanent communities that grow in oligo-mesotrophic alkaline, carbonate-rich waters.

Ecologia

Comunità algali paucispecifiche tipiche di acque oligo-mesotrofiche ad alto contenuto di carbonati. Si sviluppano generalmente in ambiente lacustre lungo tutto il gradiente di profondità dalla linea di costa fino alla massima profondità di crescita, dove il PAR (Photosynthetically active radiation) scende al di sotto del 2%.

Distribuzione

Per il loro carattere azonale le comunità di questa alleanza sono segnalate su tutto il territorio italiano ed europeo.

Struttura della vegetazione e composizione floristica

Le comunità del Charion fragilis sono dense praterie monoplane, spesso monospecifiche, dominate da Characeae, alghe verdi a candelabro. La dominanza di una specie è collegata al contesto ecologico del geosigmeto di riferimento e all’autoecologia. A basse profondità dominano generalmente piccole Characeae (Chara aspera, Nitella hyalina, Chara tomentosa) adattate ad ambienti ben illuminati, spesso soggetti a moto ondoso. A medie profondità dominano le Characeae di grandi dimensioni (Chara hispida, Chara polyacantha, Nitellopsis obtusa). All’estremo opposto del gradiente di profondità, dove la radiazione luminosa è minima e le condizioni di temperatura e pressione diventano più estreme si rinvengono spesso Chara globularis e Nitella opaca. In alcuni casi, come quando la prateria a Characeae si rinnova per motivi naturali e la condizione di trasparenza delle acque non è compromessa si possono osservare consistenti ingressioni di specie che afferiscono a comunità del Potamion pectinati.


Habitat di riferimento (sensu Direttiva Habitat e classificazione EUNIS)

  • 3140 Acque oligomesotrofe calcaree con vegetazione bentica di Chara spp
  • 1150* Lagune costiere

Livello di conservazione e gestione

Il livello di conservazione di tali comunità non è soddisfacente. Antropizzazione e fenomeni di eutrifizzazione minacciano gli ambienti colonizzati da questa alleanza. Sebbene siano noti ambienti in cui queste comunità si trovano in ottimo stato di conservazione, il loro areale italiano è diminuito e continua ad essere minacciato.

In termini gestionali sono necessari degli studi per la valutazione della distribuzione italiana, per il monitoraggio degli specchi d'acqua in cui è riconosciuta la presenza delle comunità (come previsto dalla Direttiva Habitat) e il recupero dei bacini in cui sono scomparse o soffrono per l'impatto antropico (come previsto dalla Direttiva Quadro sulle Acque).

Presenza nei parchi nazionali

Gran Paradiso
Val Grande
Stelvio - Stilfserjoch
Dolomiti Bellunesi
Cinque Terre
Appennino Tosco-Emiliano
Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna
Arcipelago Toscano
Monti Sibillini
Gran Sasso e Monti della Laga
Majella
Abruzzo, Lazio e Molise
Circeo
Gargano
Vesuvio
Alta Murgia
Cilento, Vallo di Diano e Alburni
Appennino Lucano - Val d'Agri - Lagonegrese
Pollino
Sila
Aspromonte
Gennargentu
Asinara
Arcipelago di La Maddalena
X

Bibliografia

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