12.1.2 All. Chenopodion rubri (Tüxen 1960) Hilbig & Jage 1972

Sinonimi

[Chenopodion fluviatile Tüxen in Poli & J. Tüxen 1960 nom. illeg. (art. 34), Chenopodion glauci Heijný 1974 (syntax. syn.), Chenopodion rubri Soó 1968 nom. nud. 1968 (art. 2b), Chenopodion rubri Soó et al. 1969 nom. nud. (art. 2b)]

Riferimento del Tipo (holotypus e diagnosi)


Definizione e descrizione (declaratoria)

Comunità delle sponde fluviali su suoli sabbiosi o ghiaiosi, a volte fangosi.

Definizione e descrizione inglese

Riverbank communities on sandy or pebbly, sometimes muddy, soils.

Ecologia

Comunità vegetali costituite da specie annuali, pioniere, nitrofile che si sviluppano sulle rive sabbioso-ghiaiose, periodicamente inondate e ricche di nitrati dei fiumi. In primavera e fino all’inizio dell’estate questi ambienti, a lungo inondati, appaiono come rive prive di vegetazione in quanto questa si sviluppa, se le condizioni sono favorevoli, nel periodo tardo estivo-autunnale. Tali siti sono soggetti nel corso degli anni a modifiche spaziali determinate dalle periodiche inondazione dei substrati su cui vivono.

Distribuzione

Questa alleanza è diffusa, nelle condizioni indicate, in tutta Europa e in alcune zone dell'Asia centrale.

Struttura della vegetazione e composizione floristica

L'alleanza Chenopodion rubri comprende comunità caratterizzate da specie annuali che raggiungono il loro massimo sviluppo nel periodo tardo estivo-autunnale, quando raggiungono anche 50-150 cm di altezza e producono una notevole quantità di biomassa.


Contesto paesaggistico e sinsistema di riferimento

L'alleanza Chenopodion rubri comprende le tipiche comunità pioniere che si ripresentano costantemente nei momenti adatti del ciclo stagionale, favorite dalla grande produzione di semi: rappresentano, quindi, il primo stadio di colonizzazione dei suoli emersi, nel contesto della vegetazione fluviale o lacustre. Il permanere del controllo da parte dell’azione del fiume ne blocca lo sviluppo verso la costituzione delle vegetazioni di greto dominate dalle specie erbacee biennali o perenni della classe Phragmito-Magnocaricetea. Il Chenopodion rubri è in contatto catenale con la vegetazione terofitica dell'alleanza Bidention tripartitae che colonizza substrati più fini e con maggiore inerzia idrica. Più in generale, è in contatto catenale con la vegetazione idrofitica dei corsi d’acqua (classi Littorelletea uniflorae, Charetea fragilis , Lemnetea minoris , Potametea pectinati e Isoeto-Juncetea), con la vegetazione erbacea del Paspalo-Agrostion, con la vegetazione di megaforbie igrofile dell’alleanza Magnocaricon elatae e con la vegetazione igrofila arborea della classe Salici- Populetea. Frequenti sono le infiltrazioni di specie delle classi Artemisietea vulgaris Stellarietea mediae.


Habitat di riferimento (sensu Direttiva Habitat e classificazione EUNIS)

  • 3270 Fiumi con argini melmosi con vegetazione del Chenopodion rubri p.p e Bidention p.p.

Livello di conservazione e gestione

Il livello di conservazione è altamente variabile a seconda delle condizioni stazionali e dei fattori di disturbo presenti.

In termini gestionali è opportuno evitare le regimazioni idrauliche e le modificazioni dei regimi dei corpi idrici al fine di mantenere le cicliche variazioni dei livelli di portata e di erosione/sedimentazione. È inoltre opportuno il monitoraggio della qualità delle acque e il controllo dei carichi di pascolo.

Presenza nei parchi nazionali

Gran Paradiso
Val Grande
Stelvio - Stilfserjoch
Dolomiti Bellunesi
Cinque Terre
Appennino Tosco-Emiliano
Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna
Arcipelago Toscano
Monti Sibillini
Gran Sasso e Monti della Laga
Majella
Abruzzo, Lazio e Molise
Circeo
Gargano
Vesuvio
Alta Murgia
Cilento, Vallo di Diano e Alburni
Appennino Lucano - Val d'Agri - Lagonegrese
Pollino
Sila
Aspromonte
Gennargentu
Asinara
Arcipelago di La Maddalena

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