25.3.1 All. Crypsidion aculeatae Pignatti 1954

Sinonimi

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Riferimento del Tipo (holotypus e diagnosi)

Crypsidetum  aculeatae (Bojko 1932 n.n.) Wenzl 1934


Definizione e descrizione (declaratoria)

Comuità terofitiche eurasiatiche e mediterranee, a Crypsis aculeata, dei substrati salati, temporaneamente inondati che disseccano in estate.

Definizione e descrizione inglese

Euro-Asiatic and Mediterranean therophytic communities consisting of Crypsis aculeata, that develop on salty, temporarily inundated substrates that dry up in summer.

Ecologia

Questa vegetazione terofitica e paucispecifica si rinviene al margine delle aree costiere e nei siti anche interni con presenza di sali nel terreno. Questo è solitamente costituito da formazioni argillose o argilloso-sabbiose, salate con livelli intermedi di salinità, molto inferiori a quelli dei substrati occupati dai popolamenti della classe Sarcocornietea. Un altro carattere ecologico fondamentale è che gli stessi disseccano completamente nel periodo estivo. L’habitat talvolta si rinviene in condizioni secondarie, su suoli con la stessa struttura come nei campi e al margine delle strade di campagna.

Distribuzione

Le comunità dell’alleanza hanno una distribuzione prevalentemente mediterranea.

Struttura della vegetazione e composizione floristica

Le cenosi inquadrate nell’alleanza sono definite da vegetazione terofitica e paucispecifica.


Habitat di riferimento (sensu Direttiva Habitat e classificazione EUNIS)

  • 1310 Vegetazione annua pioniera a Salicornia e altre specie delle zone fangose e sabbiose

Livello di conservazione e gestione

Il livello di conservazione è alquanto variabile in relazione al fatto che, trattandosi di comunità pioniere, terofitiche xerofile e talora subnitrofile, sono adattate a svilupparsi in contesti disturbati, sia da fenomeni naturali che da attività antropiche. In tal senso si tratta di comunità instabili. Non è sempre facile dunque valutarne correttamente lo stato di conservazione.

In termini gestionali si ritiene opportuno intervenire solo in presenza di disturbi di natura antropica qualora essi rischiano di compromettere lo sviluppo delle comunità in oggetto. Nei contesti caratterizzati da fenomeni di disturbo naturali, è opportuno, invece, assecondare tali fenomeni monitorando gli effetti sulla composizione delle comunità e sulla loro dinamica.

Presenza nei parchi nazionali

Gran Paradiso
Val Grande
Stelvio - Stilfserjoch
Dolomiti Bellunesi
Cinque Terre
Appennino Tosco-Emiliano
Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna
Arcipelago Toscano
Monti Sibillini
Gran Sasso e Monti della Laga
Majella
Abruzzo, Lazio e Molise
Circeo
Gargano
Vesuvio
Alta Murgia
Cilento, Vallo di Diano e Alburni
Appennino Lucano - Val d'Agri - Lagonegrese
Pollino
Sila
Aspromonte
Gennargentu
Asinara
Arcipelago di La Maddalena
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