56.3.1 All. Cynosurion cristati Tüxen 1947

Sinonimi

[Achilleo-Cynosurion (Tüxen 1947) Passarge 1969 nom. inval. (art. 2d, 3m, 24), Thymo-Cynosurion Passarge 1969 (syntax. syn.), Ranunculo-Cynosurion Passarge 1969, Alchemillo xantochlorae-Cynosurion cristati (Passarge 1969) de Foucault 1989, Lino biennis-Gaudinion fragilis de Foucault 1989 (syntax. syn.), Rumici crispi-Cynosurion de Foucault 1989 (syntax. syn.), Gaudinio fragilis-Cynosurenion Rivas Goday & Rivas- Martínez 1963, Galio veri-Cynosurenion Rivas Goday & Rivas-Martínez 1963]

Riferimento del Tipo (holotypus e diagnosi)

Lolieto-Cynosuretum (Br.-Bl. et De Leeuw 1937) Tx. 1937


Definizione e descrizione (declaratoria)

Praterie perenni, mesofile, di norma pascolate e falciate una volta l’anno, che si sviluppano su suoli mesotrofici con una buona disponibilità idrica e ricchi in nutrienti, nei piani bioclimatici con termotipo meso-, supratemperato e supramediterraneo.

Definizione e descrizione inglese

Perennial, mesophilous grasslands, usually grazed and mown once a year that grow on mesotrophic, nutrient-rich soils with a good water supply, in the meso-, supratemperate and supra-Mediterranean thermotypes.

Ecologia

Le comunità dell’alleanza Cynosurion cristati si sviluppano in aree collinari e montane, su substrati di differente natura (principalmente derivanti da rocce calcaree, marnose o arenacee) dove si siano sviluppati suoli abbastanza profondi da garantire una buona disponibilità idrica e di nutrienti. Queste cenosi occupano generalmente morfologie pianeggianti o debolmente acclivi, soprattutto nella regione bioclimatica Temperata (anche nella var. submediterranea).

Distribuzione

L’alleanza è ampiamente distribuitain tutta l’Europa temperata ed aree limitrofe, da Irlanda e Gran Bretagna a Spagna e Portogallo a ovest, a Polonia, Romania e Bulgaria ad est. In Italia è più diffusa nel settore peninsulare doveha il suo limite meridionale. 

Struttura della vegetazione e composizione floristica

Si tratta di praterie perenni a dominanza di emicriptofite, la cui frequenza, maggiore nelle regioni settentrionali, diminuisce nelle regioni peninsulari, dove diventano via via più frequenti le specie annuali. La struttura delle comunità è fortemente influenzata dalla gestione a cui sono sottoposte: in particolare le aree pascolate lungo tutto il corso dell’anno hanno un cotico erboso molto basso ed una maggior presenza di specie spinose o poco appetibili; mentre nelle aree gestite come prato-pascolo si sviluppano praterie di erbe alte, a struttura multistratificata.

Contesto paesaggistico e sinsistema di riferimento

Le comunità ascrivibili a questa alleanza si rinvengono principalmente nelle aree collinari e montane, generalmente su morfologie pianeggianti o debolmente acclivi, con variazioni nel range altitudinale legate alle differenze climatiche tra le varie aree geografiche. Anche in relazione alla profondità dei suoli su cui queste cenosi si instaurano, la natura del substrato può essere molto varia. 

Le comunità del Cynosurion sono dinamicamente legate ad arbusteti e mantelli caducifogli riconducibili all’ordine Prunetalia spinosae. In particolare all’alleanza Berberidion vulgaris nelle aree montane, relativamente ai bioclimi temperati con affinità per tipologie continentali/subcontinentali, e Pruno-Rubenion ulmifolii, alle quote meno elevate, in bioclimi submediterranei.

Per quanto riguarda le cenosi forestali, queste praterie mesofile sono in genere legate alle faggete termofile e a cenosi edafomesofile caratterizzate dalla presenza del carpino bianco. Le cenosi delle aree submontane e quelle, meno frequenti, delle aree collinari sono, invece, legate a comunità a dominanza di cerro.


Habitat di riferimento (sensu Direttiva Habitat e classificazione EUNIS)

Nessuno.

Livello di conservazione e gestione

Il livello di conservazione è altamente variabile a seconda delle condizioni stazionali e del livello di utilizzo e pascolo o di altri fattori di disturbo.

In termini gestionali è opportuno mantenere gli usi tradizionali al fine di conservare queste comunità.

Presenza nei parchi nazionali

Gran Paradiso
Val Grande
Stelvio - Stilfserjoch
Dolomiti Bellunesi
Cinque Terre
Appennino Tosco-Emiliano
Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna
Arcipelago Toscano
Monti Sibillini
Gran Sasso e Monti della Laga
Majella
Abruzzo, Lazio e Molise
Circeo
Gargano
Vesuvio
Alta Murgia
Cilento, Vallo di Diano e Alburni
Appennino Lucano - Val d'Agri - Lagonegrese
Pollino
Sila
Aspromonte
Gennargentu
Asinara
Arcipelago di La Maddalena
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