34.5.2 All. Dauco carotae-Melilotion albi Görs 1966

Sinonimi

[Dauco-Melilotion Görs ex Oberdorfer, Görs, Korneck, Lohmeyer, Müller, Philippi & Seibert 1967 (art. 8)]

Riferimento del Tipo (holotypus e diagnosi)

Dauco  carotae-Picridetum  hieracioidis Görs 1966


Definizione e descrizione (declaratoria)

Comunità di specie bienni e perenni, spesso costituenti il primo stadio di successione su substrati antropogenici, su suoli aridi e poveri di nutrienti con elevato contenuto di ghiaia e detriti.

Definizione e descrizione inglese

Communities of biennial and perennial species often forming the initial stage of succession on anthropogenic substrates; they grow on dry and nutrient-poor soils that contain large amounts of gravel or debris.

Ecologia

Si tratta di comunità ruderali nitrofile costituite principalmente da specie erbacee bienni e perenni che formano spesso lo stadio iniziale della successione su substrati antropogenici. Si sviluppano su suoli poco piuttosto primitivi e poveri di nutrienti, soprattutto composti azotati, caratterizzati da un elevato contenuto di ghiaia e detriti.

Distribuzione

Il centro di distribuzione di questa alleanza è nell’Europa centrale da cui, durante il XX secolo si è ampiamente diffusa a causa dello sviluppo di strade e linee ferroviarie e campi abbandonati.

Struttura della vegetazione e composizione floristica

Le cenosi del Dauco-Melilotion, che si sviluppano su suoli piuttosto primitivi e di per sé poveri in composti azotati, sono ricche in leguminose capaci di fissare l’azoto atmosferico grazie alla simbiosi con batteri, come Melilotus albus, M. officinalis, Trifolium repens, etc.


Contesto paesaggistico e sinsistema di riferimento

Sono comunità legate agli ambienti antropizzati che possono svilupparsi attraverso vari stadi più o meno effimeri che possono evolvere verso i popolamenti della classe Festuco-Brometea. Nei campi abbandonati tali comunità nitrofilo-ruderali perenni si originano per evoluzione dalle cenosi terofitiche dalle comunità erbacee infestanti le colture della classe Stellarietea mediae.

Nella maggior parte dei casi tali formazioni sono legate alla serie del Carpinion. Risultano inoltre collegate anche alla dinamica fluviale.


Habitat di riferimento (sensu Direttiva Habitat e classificazione EUNIS)

Nessuno.

Livello di conservazione e gestione

Il livello di conservazione di tali comunità non è problematico vista la loro elevata diffusione e variabilità.

In termini gestionali non si hanno particolari indicazioni da fornire.

Presenza nei parchi nazionali

Gran Paradiso
Val Grande
Stelvio - Stilfserjoch
Dolomiti Bellunesi
Cinque Terre
Appennino Tosco-Emiliano
Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna
Arcipelago Toscano
Monti Sibillini
Gran Sasso e Monti della Laga
Majella
Abruzzo, Lazio e Molise
Circeo
Gargano
Vesuvio
Alta Murgia
Cilento, Vallo di Diano e Alburni
Appennino Lucano - Val d'Agri - Lagonegrese
Pollino
Sila
Aspromonte
Gennargentu
Asinara
Arcipelago di La Maddalena

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