71.1.3 All. Geranio versicoloris-Fagion sylvaticae Gentile 1970

Sinonimi

[Fagion mediterraneo-montanum Br.-Bl. 1960 nom. illeg. (art. 34), Aremonio-Fagion Gentile 1963 nom. inval. (art. 2b, 7), Fagion austro-italicum Soó 1965 nom. illeg. (art. 34), Fagion meridionale Quézel 1967 nom. illeg. (art. 34), Geranio striati-Fagion Gentile 1969 (art. 45)]

Riferimento del Tipo (holotypus e diagnosi)

Asyneumato-Fagetum sylvaticae Gentile 1970


Definizione e descrizione (declaratoria)

Faggete endemiche dell’Appennino meridionale e della Sicilia, che penetrano parzialmente nell’Appennino centrale, occupando le stazioni più calde ed aride del piano bioclimatico a termotipo supratemperato.

Definizione e descrizione inglese

Fagus sylvatica communities endemic to the southern Apennines and Sicily; they also extend into the central Apennines, where they grow in the warmest and driest sites of the supratemperate thermotype.

Ecologia

Questa alleanza include le faggete neutro-basifile dei substrati prevalentemente calcarei, del piano bioclimatico supratemperato inferiore, le faggete subacidofile dei piani bioclimatici mesotemperato superiore e supratemperato inferiore su calcari diasprini umbro-marchigiani, le faggete basifile dei substrati calcarei, tra 1000 e 1400 m di quota dell’Appennino abruzzese, e le faggete acidofile dei substrati flyschoidi.

Distribuzione

Alleanza endemica dell’Appennino meridionale e della Sicilia, con propaggini in vari settori dell’Appennino centrale (fino all’Appennino marchigiano). L’attribuzione al Geranio-Fagion di comunità affini rinvenute in Grecia necessita di ulteriori conferme.

Struttura della vegetazione e composizione floristica

Si tratta di faggete, talvolta con Abies alba,aventi un corteggio floristico che comprende numerose entità endemiche nemoralisud-appenniniche (Asyneuma trichocalycinum, Luzula sicula, Festuca exaltata, Acer cappadocicum subsp. lobelii, Cerinthe auriculata, Epipactis meridionalis, Limodorum brulloi, Cardamine battagliae), endemiche appenniniche (Digitalis lutea subsp. australis e Allium pendulinum ed Helleborus bocconei), subendemiche ad alta frequenza (Alnus cordata e Cardamine chelidonia) e altre entità anfiadriatiche la cui distribuzione in Italia è limitata all'Appennino meridionale (Geranium versicolor, Ranunculus brutius, Lamium  flexuosum, Lathyrus grandiflorus, Lathyrus digitatus, Doronicum orientale, Hypochoeris laevigata, Physospermum verticillatum).


Contesto paesaggistico e sinsistema di riferimento

Le cenosi dell’alleanza Geranio-Fagion occupano prevalentemente i complessi montani, sia di natura carbonatica che arenaceo-flyschoide del settore peninsulare dell’Italia centro-meridionale. Sono legate a questa alleanza molte serie di vegetazione, alcune delle quali con ampia diffusione nell’area di distribuzione dell’alleanza come la serie appenninica meridionale neutrobasifila del faggio (Anemono apenninae-Fago sylvaticae sigmetum), che sull’Appennino calabro è sovente in contatto catenale con la Serie appenninica meridionale neutrobasifila del faggio (Ranunculo brutii-Fago sylvaticae sigmetum). La serie del Galio hirsuti-Fagetum è invece esclusiva del massiccio dell’Aspromonte, dove localmente è ben rappresentata.


Habitat di riferimento (sensu Direttiva Habitat e classificazione EUNIS)

Molte delle comunità del Geranio-Fagion sono riferite agli habitat:

  • 9210* Faggeti degli Appennini con Taxus e Ilex
  • 9220* Faggeti degli Appennini con Abies alba e faggete con Abies nebrodensis
  • 9380 Foreste di Ilex aquifolium
  • 9510* Foreste sud-appenniniche di Abies alba
  • 9530* Pinete (sub)mediterranee di pini neri endemici
  • 9580* Foreste mediterranee di Taxus baccata

Livello di conservazione e gestione

Il livello di conservazione è mediamente sufficiente anche se gli usi selvicolturali hanno determinato in numerosi contesti delle interferenze evidenti (semplificazione della struttura, riduzione della diversità specifica, sostituzione con specie forestali più produttive, ecc.).

In termini gestionali si ritiene necessario favorire la diversificazione delle comunità, in particolare arricchendo il numero delle specie legnose, elemento fondamentale per l’adattamento al cambiamento climatico.

Presenza nei parchi nazionali

Gran Paradiso
Val Grande
Stelvio - Stilfserjoch
Dolomiti Bellunesi
Cinque Terre
Appennino Tosco-Emiliano
Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna
Arcipelago Toscano
Monti Sibillini
Gran Sasso e Monti della Laga
Majella
Abruzzo, Lazio e Molise
Circeo
Gargano
Vesuvio
Alta Murgia
Cilento, Vallo di Diano e Alburni
Appennino Lucano - Val d'Agri - Lagonegrese
Pollino
Sila
Aspromonte
Gennargentu
Asinara
Arcipelago di La Maddalena
XXXXXXXXXX

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