71.1.3.2 Suball. Lamio flexuosi-Fagenion sylvaticae Gentile 1970

Sinonimi

[Campanulo trichocalycinae-Fagion Ubaldi, Zanotti, Puppi, Speranza & Corbetta 1990 nom inval. (Art. 5); Campanulo trichocalycinae-Fagion Ubaldi, Zanotti, Puppi, Speranza & Corbetta ex Brullo, Scelsi & Spampinato 2001 Syntax. Syn.]

Riferimento del Tipo (holotypus e diagnosi)

Asyneumato-Fagetum sylvaticae Gentile 1970
Faggeta microterma con Abies alba subsp. apennina diffusa nell’Appennino calabro, dal Pollino all’Aspromonte, a quote superiori ai 1500m s.l.m., caratterizzata dalla presenza di specie mediterraneo-montane e mediterraneo pontiche quali Campanula trichocalycina (= Asyneuma trichocalycinum) e Ranunculus brutius.

Definizione e descrizione (declaratoria)

Foreste microterme, acidofile, a prevalenza di Fagus sylvatica con Abies alba subsp. apennina, endemiche della fascia montana dell’Appennino meridionale e della Sicilia, diffuse nel piano bioclimatico a termotipo supratemperato superiore.

Definizione e descrizione inglese

Ecologia

Si tratta di foreste di faggio microterme, localizzate nel piano bioclimatico supratemperato superiore.

Distribuzione

Le foreste e i boschi di faggio afferenti alla suballeanza Lamio flexuosi-Fagenion sylvaticae sono distribuite nel piano montano dell’Appennino meridionale e della Sicilia. Pertanto vicariano nell’appennino meridionale le faggete microterme della suballeanza Cardamino kitaibelii-Fagenion (alleanza Aremonio-Fagion sylvaticae) dell’Appennino centrale e centro-settentrionale.

Struttura della vegetazione e composizione floristica

La suballeanza è caratterizzata dalla presenza di elementi floristici meridionali, nonostante una certa ricchezza di elementi artico-alpini o circumboreali, che differenziano a ranghi sintassonomici superiori l’alleanza Geranio versicoloris-Fagion sylvaticae.

Contesto paesaggistico e sinsistema di riferimento

Le formazioni incluse in questa suballeanza sono da considerare come tappa matura delle seguenti serie di vegetazione:

Habitat di riferimento (sensu Direttiva Habitat e classificazione EUNIS)

La comunità della suballeanza Lamio flexuosi-Fagenion sylvaticae, sono da riferire ai seguenti habitat. Quando si riscontra la presenza di Abies alba possono essere riferite all’habitat 9510*.
  • 9210* Faggeti degli Appennini con Taxus e Ilex
  • 9220* Faggeti degli Appennini con Abies alba e faggete con Abies nebrodensis
  • 9510* Foreste sud-appenniniche di Abies alba
  • G1.68 Southern Italian [Fagus] forests

Livello di conservazione e gestione

In base al 3° Rapporto Nazionale sulla Direttiva Habitat lo stato degli habitat 9210* e 9220* è risultato in generale buono ad eccezione di quello relativo all’habitat 9510* che presenta delle criticità essendo in alcune aree inadeguato con un trend peggiorativo rispetto al precedente censimento. Per quanto riguarda i primi due habitat i piani di gestione in esecuzione in molte parti d’Italia prevedono che la gestione delle faggete possa considerarsi altrettanto favorevole sottolineando però che la struttura della vegetazione è per lo più prevalentemente monoplana e quindi in molte aree si ravvisa l’esigenza di cambi colturali che favoriscano la maggiore presenza di arbusti e di altre specie arboree nelle fitocenosi. Tra le pratiche che hanno favorito questa alterazione della struttura la più evidente è rappresentata dal pascolo forestale che andrebbe esercitato con minore intensità. Risulta inoltre evidentemente nociva la diretta ceduazione in bosco degli arbusti. Entrambe le pratiche provocano infatti una riduzione della complessità strutturale molto dannosa che porta a favorire l’erosione superficiale del suolo nelle condizioni di maggiore acclività. In riferimento all’habitat 9510* va segnalato che le abetine dell’Italia meridionale autoctone sono costituite dalla sottospecie Abies alba subsp. apennina e pertanto sono particolarmente interessanti e molto rare relativamente alla loro distribuzione, meritando quindi di essere attentamente gestite. I pericoli maggiori sono legati all’introduzione di materiale di rinfoltimento non autoctono seppur appartenente alla specie Abies alba. Il pericolo principale cui queste abetine sono sottoposte è legato ad interventi selvicolturali non appropriati e all’elevato rischio di incendio.

Presenza nei parchi nazionali

Gran Paradiso
Val Grande
Stelvio - Stilfserjoch
Dolomiti Bellunesi
Cinque Terre
Appennino Tosco-Emiliano
Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna
Arcipelago Toscano
Monti Sibillini
Gran Sasso e Monti della Laga
Majella
Abruzzo, Lazio e Molise
Circeo
Gargano
Vesuvio
Alta Murgia
Cilento, Vallo di Diano e Alburni
Appennino Lucano - Val d'Agri - Lagonegrese
Pollino
Sila
Aspromonte
Gennargentu
Asinara
Arcipelago di La Maddalena
XXX

Bibliografia

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