33.7.1.1 Suball. Linario-Festucenion dimorphae Avena e Bruno 1975

Sinonimi

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Riferimento del Tipo (holotypus e diagnosi)

Galio magellensis-Festucetum dimorphae Feoli Chiapella 1983
Comunità glareicole a Festuca dimorpha, dei ghiaioni mobili carbonatici, con clasti di medio e piccolo calibro, che si sviluppano sui versanti acclivi, dell’Appennino centro-meridionale, nei termotipi supratemperato e orotemperato inferiore. Si tratta di comunità che sono in collegamento catenale con i seslerieti a Sesleria apennina.

Definizione e descrizione (declaratoria)

Comunità glareicole, a dominanza di Festuca dimorpha, che si sviluppano su ghiaioni mobili, carbonatici, costituiti da clasti di medio e piccolo calibro, diffuse nell’Appennino centro-meridionale, nei termotipi supratemperato e orotemperato inferiore.

Definizione e descrizione inglese

Ecologia

Comunità glareicole appenniniche, discontinue, durevoli, che si sviluppano sui ghiaioni carbonatici mobili, costituiti da clasti di piccolo e medio calibro. Comunità tipiche dell’Appennino calcareo centro-meridionale nei termotipi supratemperato e orotemperato inferiore.

Distribuzione

La suballeanza si rinviene nell’Appennino centro-meridionale.

Contesto paesaggistico e sinsistema di riferimento

Le comunità glareicole della suballeanza Linario-Festucenion dimorphae si inseriscono come comunità durevoli nel contesto paesaggistico del termotipo supratemperato e, talora, orotemperato dell’Appennino, con optimum nel settore centro-meridionale. Talora in collegamento catenale con le comunità del Seslerion apenninae fanno parte come stadio durevole delle serie delle alleanze Aremonio-Fagion sylvaticae, Geranio versicoloris-Fagion sylvaticae e talora del Geosigmetum Daphno-Juniperion nanae.

Habitat di riferimento (sensu Direttiva Habitat e classificazione EUNIS)

  • 8120 Ghiaioni calcarei e scisto-calcarei montani e alpini (Thlaspietea rotundifolii)
  • H2.67 Central Mediterranean calcareous screes

Livello di conservazione e gestione

In generale, lo stato di conservazione è buono se le aree in cui si trovano le comunità non sono interessate da interventi antropici, trattandosi di formazioni vegetali di alta montagna. I maggiori pericoli potenziali possono però essere rappresentati dalla realizzazione di strade, piste da sci e di impianti di risalita.

Presenza nei parchi nazionali

Gran Paradiso
Val Grande
Stelvio - Stilfserjoch
Dolomiti Bellunesi
Cinque Terre
Appennino Tosco-Emiliano
Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna
Arcipelago Toscano
Monti Sibillini
Gran Sasso e Monti della Laga
Majella
Abruzzo, Lazio e Molise
Circeo
Gargano
Vesuvio
Alta Murgia
Cilento, Vallo di Diano e Alburni
Appennino Lucano - Val d'Agri - Lagonegrese
Pollino
Sila
Aspromonte
Gennargentu
Asinara
Arcipelago di La Maddalena
XXXXX

Bibliografia

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