9.1.1 All. Lithophyllion stictaeformis Giaccone 1965

Sinonimi

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Riferimento del Tipo (holotypus e diagnosi)

Lithophyllo- Halimedetum tunae Giaccone 1965


Definizione e descrizione (declaratoria)

Comunità sciafile del circalitorale, in condizioni di luminosità prevalentemente diffusa e di temperatura costante o scarsamente influenzata dal periodismo stagionale.

Definizione e descrizione inglese

Sciaphilous communities of the circalittoral zone, that grow in standing with scattered light and constant temperature or slightly influenced by the seasonal periodicity.

Ecologia

L’alleanza Lithophyllion stictaeformis comprende le comunità sciafile del Circalitorale, di substrato duro e mobile, in condizioni di luminosità prevalentemente diffusa e di temperatura costante o scarsamente influenzata dal periodismo stagionale. L’ambiente può essere calmo o interessato da idrodinamismo laminare o turbolento.

Distribuzione

L’alleanza Lithophyllion stictaeformis è diffusa nel piano Circalitorale del Mediterraneo.

Struttura della vegetazione e composizione floristica

Le comunità del Lithophyllion stictaeformis si sviluppano in corrispondenza di banchi o fondali di sabbia permanentemente sommersi da acque marine, che costituiscono un habitat, articolato in numerosi microhabitat, che condiziona lo sviluppo di una ricca biodiversità (oltre 400 specie di animali e oltre 100 di vegetali) sia di substrato duro, sia di substrato molle, oltre che di specie demolitrici, fossorie e interstiziali. L’alleanza è caratterizzata dalla presenza di diversi generi di alghe rosse come Lithophyllum, Peysso nn elia, Rhodymenia e Polysiphonia.


Contesto paesaggistico e sinsistema di riferimento


Habitat di riferimento (sensu Direttiva Habitat e classificazione EUNIS)

  • 1110 Banchi di sabbia a debole copertura permanente di acqua marina
  • 1170 Scogliere
  • 8330 Grotte marine sommerse o semisommerse

Livello di conservazione e gestione

Il livello di conservazione di tali comunità non è definibile con le informazioni attualmente a disposizione.

In termini gestionali è necessario continuare a monitorare i popolamenti rilevati in passato e ampliare le indagini in contesti simili.

Presenza nei parchi nazionali

Gran Paradiso
Val Grande
Stelvio - Stilfserjoch
Dolomiti Bellunesi
Cinque Terre
Appennino Tosco-Emiliano
Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna
Arcipelago Toscano
Monti Sibillini
Gran Sasso e Monti della Laga
Majella
Abruzzo, Lazio e Molise
Circeo
Gargano
Vesuvio
Alta Murgia
Cilento, Vallo di Diano e Alburni
Appennino Lucano - Val d'Agri - Lagonegrese
Pollino
Sila
Aspromonte
Gennargentu
Asinara
Arcipelago di La Maddalena

Bibliografia

    Blasi C. (ed.), 2010. La vegetazione d’Italia, Carta delle Serie di Vegetazione, scala 1:500 000. Palombi & Partner S.r.l. Roma.

    Giaccone G., Alongi G., Pizzuto F., Cossu A. V. L. 1994. La Vegetazione marina bentonica sciafila del Mediterraneo: 3: Infralitorale e Circalitorale: proposte di aggiornamento. Bollettino dell'Accademia Gioenia di scienze naturali 27 (346): 201-227.

    Giaccone G., Martino V. D. 1997. Syntaxonomic relationships of the Mediterranean Phytobenthos assemblages: paleoclimatic bases and evolutive tendencies. Lagascalia 19 (1): 129-144.