72.2.2 All. Ononido rotundifolii-Pinion sylvestris Br.-Bl. & R.Rich. 1950

Sinonimi

[Ononido-Pinion Br.-Bl. & R. Rich. 1950 (nom. correct.)]

Riferimento del Tipo (holotypus e diagnosi)

Ononido-Pinetum Br.-Bl. et al. 1946


Definizione e descrizione (declaratoria)

Comunità termo-xerofile, steppiche, a Pinus sylvestris, che si sviluppano su suoli calcarei.

Definizione e descrizione inglese

Thermo-xerophilous, steppic pine communities dominated by Pinus sylvestris that grow on calcareous soils.

Ecologia

Pinete xerofile su suoli calcarei, poco evoluti a scheletro molto grossolano, con poca sostanza organica e pH neutro e neutro-basico.

Distribuzione

Alpi sud-occidentali e valli interne.

Contesto paesaggistico e sinsistema di riferimento

Alcuni boschi di pino silvestre afferenti all'Ononido rotundifolii-Pinion sylvestris sono stati sostituiti nel passato da colture e pascoli, oggi in gran parte abbandonati. Attualmente le tipologie evolutive più diffuse sono le pinete d’invasione, originate su soprassuoli forestali degradati da tagli eccessivi e dalla diffusa pratica del pascolo in bosco, oppure su pascoli e coltivi abbandonati. Indubbiamente le passate utilizzazioni hanno molto condizionato l’aspetto dei boschi attuali che, prevalentemente, si presentano con una struttura paracoetanea, monoplana, formata da fustaie giovani e adulte e, secondariamente, da perticaie o novelleti. Gli arbusteti di ricolonizzazione, che spesso accompagnano queste pinete sono riferibili all’alleanza Berberidion con Berberis vulgaris, Prunus spinosa, Rosa sp. pl., Fraxinus excelsior. Il dinamismo di tali arbusteti viene spesso arrestato dalla presenza del cinghiale, molto determinante in alcuni settori.

I contatti catenali si instaurano con le faggete ma anche con boschi di roverella, di castagno, di frassino, di aceri, di abete rosso.


Habitat di riferimento (sensu Direttiva Habitat e classificazione EUNIS)

  • 9430(*) Foreste montane ed subalpine di Pinus uncinata (* su substrato gessoso o calcareo)

Livello di conservazione e gestione

Il livello di conservazione è, come nel caso di altre pinete a Pinus sylvestris, in fase di incremento per via del recupero della superficie sottratta in passato a queste comunità per usi selvicolturali e pascolivi.

In termini gestionali si ritiene opportuno assecondare il recupero spontaneo di tali cenosi, evitando però la scomparsa delle zone aperte negli ambiti di loro pertinenza. E’ necessario monitorare la dinamica successionale e la loro diffusione spaziale.

Presenza nei parchi nazionali

Gran Paradiso
Val Grande
Stelvio - Stilfserjoch
Dolomiti Bellunesi
Cinque Terre
Appennino Tosco-Emiliano
Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna
Arcipelago Toscano
Monti Sibillini
Gran Sasso e Monti della Laga
Majella
Abruzzo, Lazio e Molise
Circeo
Gargano
Vesuvio
Alta Murgia
Cilento, Vallo di Diano e Alburni
Appennino Lucano - Val d'Agri - Lagonegrese
Pollino
Sila
Aspromonte
Gennargentu
Asinara
Arcipelago di La Maddalena
X

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