34.7.1 All. Podospermo laciniati-Elytrigion athericae Pirone 1995

Sinonimi

[Podospermo laciniati-Elytrigenion athericae (Pirone 1995) Biondi & Pesaresi 2004 (syntax. syn.)]

Riferimento del Tipo (holotypus e diagnosi)

Agropyro-Artemisietum cretaceae Ferrari & Grandi 1974


Comunità camefitica ed emicriptofitica, paucispecifica, alofila - subalofila a copertura frammentaria propria dei versanti erosi calanchivi a maggiore inclinazione.

Definizione e descrizione (declaratoria)

Comunità pioniere, paucispecifiche, emicriptofitiche, camefitiche, alofile e/o alotolleranti delle aree argillose caratterizzate da processi di erosione rapida del substrato (calanchi e biancane). Si distribuiscono prevalentemente nella variante submediterranea del macrobioclima temperato, nella fascia dei termotipi mesotemperato inferiore e supratemperato inferiore e nel macrobioclima mediterraneo nel termotipo mesomediterraneo superiore. Ombrotipi dall’umido inferiore al subumido inferiore.

Definizione e descrizione inglese

Pioneer, paucispecific, hemicryptophytic,chamaephytic, halophilous and/or halotolerant communities that grow in clayey areas, characterized by fast erosion processes of the substratum (Biancana badlands). These communities mainly develop in the Submediterranean variant of the temperate macrobioclimate (lower mesotemperate and lower supratemperate thermotypes) and in the Mediterranean macrobioclimate (upper mesomediterranean thermotype). The ombrotypes range from lower humid to lower subhumid.

Ecologia

Comunità pioniere, perenni delle aree argillose e/o argilloso-limose (calanchi e biancane), affette da processi di erosione rapida dei suoli.

Tali comunità, paucispecifiche, sono in grado di sopravvivere a condizioni ecologiche (edafiche e microbioclimatiche) limitanti per la vita delle piante. All’azione erosiva dello scorrimento superficiale delle acque, nei settori maggiormente pendenti dei calanchi, si associa la dispersione dei colloidi argillosi, conferendo una forte instabilità ai substrati che colano sotto forma di massa fangosa. Nei substrati sono generalmente presenti solfati e cloruri che in estate si depositano nel suolo e si associano alle temperature elevate (insolazione delle aree erose), con conseguente forte aridità e salinità edafica. I valori di pH sono generalmente compresi tra 7.5 e 9.

Dal punto di vista macrobioclimatico l’alleanza è prevalentemente legata ai territori temperati nella variante submediterranea (in particolare con forti livelli di submediterraneità), nella fascia dei termotipi mesotemperato inferiore – supratemperato inferiore e nel macrobioclima mediterraneo, nel termotipo mesomediterraneo superiore. Ombrotipi dall’umido inferiore al subumido inferiore.

Distribuzione

L’alleanza si estende dai calanchi e biancane dell’Italia centro-settentrionale fino al Molise, pertanto si rinviene nelle aree erose del Piemonte, Toscana, Emilia-Romagna, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo fino al Molise. E’ inoltre presente nei settori argillosi della Repubblica di San Marino.

Contesto paesaggistico e sinsistema di riferimento

Dal punto di vista paesaggistico le comunità dell’alleanza costituiscono una porzione del geosigmeto delle aree soggette ad erosione calanchiva e talvolta risultano in serie con querceti di roverella, di cerro ed ostrieti. In Umbria il paesaggio dei calanchi su substrato argilloso oltre alle praterie a dominanza di Elytrigia atherica è formato da altri stadi seriali, come arbusteti a dominanza di Spartium junceum, comunità erbacee perenni a dominanza di Arundo pliniana, comunità a dominanza di Beta vulgaris subsp. maritima e Podospermum canum e comunità terofitiche a dominanza di Hainardia cilindrica.

Habitat di riferimento (sensu Direttiva Habitat e classificazione EUNIS)

Nessuno.

Livello di conservazione e gestione

L’ambiente calanchivo se da una parte rappresenta la degradazione di un territorio in seguito al disboscamento e quindi all’erosione accelerata dei suoli, dall’altra rappresenta un importante ambiente in cui sviluppa una peculiare biodiversità, con specie endemiche o di particolare interesse fitogeografico (as es. Artemisia cretacea, Plantago maritima, Camphorosma monspeliaca) o che si ‘rifugiano’ nel calanco dal degrado di altri ambienti come quelli costieri (ad es. Hordeum marinum). Pertanto allo stato attuale delle conoscenze è difficile dare una valutazione sullo stato di conservazione e sulla gestione di tale vegetazione

Presenza nei parchi nazionali

Gran Paradiso
Val Grande
Stelvio - Stilfserjoch
Dolomiti Bellunesi
Cinque Terre
Appennino Tosco-Emiliano
Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna
Arcipelago Toscano
Monti Sibillini
Gran Sasso e Monti della Laga
Majella
Abruzzo, Lazio e Molise
Circeo
Gargano
Vesuvio
Alta Murgia
Cilento, Vallo di Diano e Alburni
Appennino Lucano - Val d'Agri - Lagonegrese
Pollino
Sila
Aspromonte
Gennargentu
Asinara
Arcipelago di La Maddalena

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