56.5.3 All. Poion supinae Rivas-Martínez & Géhu 1978

Sinonimi

[Poion variae Tüxen1950 (art. 8), Alchemillo hybridae-Poion supinae Elmauer & Mucina in Mucina, Grabherr & Ellmauer 1993 (syntax. syn.)]

Riferimento del Tipo (holotypus e diagnosi)

Plantagini majoris-Poetum supinae Rivas Mart. & Géhu 1978


Definizione e descrizione (declaratoria)

Comunità supra-orotemperate e oromediterranee pascolate e continuamente calpestate, in stazioni lungamente innevate e fresche anche d'estate, dominate da Poa supina e Alchemilla sp. pl.

Definizione e descrizione inglese

Supra-orotemperate and oro-Mediterranean, grazed and continuously trampled communities, dominated by Poa supina and Alchemilla sp.pl., that develop in sites that are cool and snow-covered for long periods of time even during the summer season.

Ecologia

Le comunità dell’alleanza Poion supinae sono rappresentate da praterie sovrapascolate e calpestate, che si sviluppano nelle vicinanze degli abbeveratoi, delle recinzioni del bestiame, nei piani bioclimatici da supra- a criorotemperato.

Distribuzione

Le praterie di questa alleanza sono distribuite sulle alte montagne europee: Pirenei, Alpi e montagne balcaniche. Sulle Alpi italiane si rinvengono in modo discontinuo su tutto il territorio.

Struttura della vegetazione e composizione floristica

Le comunità del Poion supinae sono pascoli caratterizzati dalla presenza di specie perenni e dalla dominanza di Poa supina, spesso associata a un fitto tappeto di alchemille.

Contesto paesaggistico e sinsistema di riferimento

Si sviluppano nei piani bioclimatici da supra- a criorotemperato, soprattutto negli ambiti potenziali di pertinenza di peccete, lariceti o larici-cembreti, rodoreti e mughete, praterie d'alta quota.

Habitat di riferimento (sensu Direttiva Habitat e classificazione EUNIS)

Nessuno.

Livello di conservazione e gestione

Il livello di conservazione di tali comunità non è definibile con le informazioni attualmente a disposizione. 

In termini gestionali è opportuno mantenere gli usi tradizionali al fine di conservare le comunità erbacee ma si auspica una riduzione del carico pascolivo e del calpestìo laddove eccessivo. Contestualmente sarebbe utile favorire il recupero di isole di naturalità nei contesti eccessivamente trasformati e poveri di comunità legnose coerenti con le potenzialità locali.

Presenza nei parchi nazionali

Gran Paradiso
Val Grande
Stelvio - Stilfserjoch
Dolomiti Bellunesi
Cinque Terre
Appennino Tosco-Emiliano
Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna
Arcipelago Toscano
Monti Sibillini
Gran Sasso e Monti della Laga
Majella
Abruzzo, Lazio e Molise
Circeo
Gargano
Vesuvio
Alta Murgia
Cilento, Vallo di Diano e Alburni
Appennino Lucano - Val d'Agri - Lagonegrese
Pollino
Sila
Aspromonte
Gennargentu
Asinara
Arcipelago di La Maddalena
X

Bibliografia

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    Blasi C. (a cura di), 2010. La Vegetazione d’Italia. Palombi & Partner S.r.l. Roma.

    Blasi C. (ed.), 2010. La vegetazione d’Italia, Carta delle Serie di Vegetazione, scala 1:500 000. Palombi & Partner S.r.l. Roma.

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