30.2.1 All. Potentillion caulescentis Br.-Bl. in Br.-Bl. & Jenny 1926

Sinonimi

[Potentillenion caulescentis Theurillat 1994 (nomencl. syn.), Kernero saxatilis-Potentillenion caulescentis Theurillat 1994 (corresp. name), Physoplexido comosae-Potentillenion caulescentis Theurillat 1994 (corresp. name)]

Riferimento del Tipo (holotypus e diagnosi)

Hieracio humilis-Potentilletum caulescentis Br.-Bl. in Meier et Br. Bl. 1934


Associazione descritta per le comunità che si sviluppano nelle fessure delle rocce calcaree dei piani montano e subalpino delle Alpi svizzere.

Definizione e descrizione (declaratoria)

Comunità eliofile, xerofile e mesofile, da collinari ad alpine.

Definizione e descrizione inglese

Heliophilous communities, that may be xerophilous or mesophilous, found in the hilly to alpine belts.

Ecologia

L’alleanza Potentillion caulescentis riunisce le comunità casmofitiche pioniere, xerofile, che crescono su rocce calcaree e dolomitiche, soprattutto sulle rupi soleggiate, nei piani da collinare ad alpino.

Distribuzione

È presente in Europa centrale; in Italia l’alleanza è diffusa nelle Alpi e nell’Appennino settentrionale e meridionale.

Contesto paesaggistico e sinsistema di riferimento

Le comunità del Potentillion caulescentis si sviluppano sulle rupi di natura calcarea e dolomitica, hanno un ruolo pioniero e azonale, anche se hanno scarsissima probabilità evolutiva. L’alleanza può essere riferita al geosigmeto meso-endalpico basifilo della vegetazione subnivale-nivale dei ghiaioni e delle rocce (Andreaeion rupestris, Potentilletalia caulescentis, Thlaspietalia rotundifolii) e al geosigmeto alpino centro-occidentale basifilo della vegetazione primaria d’altitudine (Seslerio variae-Caricetum sempervirentis, Caricetum firmae, Potentillion caulescentis, Thlaspion rotundifolii).


Habitat di riferimento (sensu Direttiva Habitat e classificazione EUNIS)

  • 8210 Pareti rocciose calcaree con vegetazione casmofitica.

Livello di conservazione e gestione

Il livello di conservazione è generalmente buono pur trattandosi di cenosi presenti in contesti ambientali molto peculiari e selettivi, tali da determinare la presenza di diversi endemiti.

In termini gestionali è assolutamente opportuno conservare e monitorare i popolamenti.

Presenza nei parchi nazionali

Gran Paradiso
Val Grande
Stelvio - Stilfserjoch
Dolomiti Bellunesi
Cinque Terre
Appennino Tosco-Emiliano
Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna
Arcipelago Toscano
Monti Sibillini
Gran Sasso e Monti della Laga
Majella
Abruzzo, Lazio e Molise
Circeo
Gargano
Vesuvio
Alta Murgia
Cilento, Vallo di Diano e Alburni
Appennino Lucano - Val d'Agri - Lagonegrese
Pollino
Sila
Aspromonte
Gennargentu
Asinara
Arcipelago di La Maddalena
XXXX

Bibliografia

    Ballelli S., Biondi E. 1982. Carta della vegetazione del foglio Pergola. Scala 1:50.000 - Marche. C.N.R. Coll. Progr. Final. Promozione della qualità dell'ambiente. AQ/1/86.

    Biondi E., Burrascano S., Casavecchia S., Copiz R., Del Vico E., Galdenzi D., Gigante D., Lasen C., Spampinato G., Venanzoni R., Zivkovic L. & Blasi C., 2012. Diagnosis and syntaxonomic interpretation of Annex I Habitats (Dir. 92/43/ EEC) in Italy at the alliance level. Plant Sociology, 49(1): 5-37.

    Blasi C. (a cura di), 2010. La Vegetazione d’Italia. Palombi & Partner S.r.l. Roma.

    Blasi C. (ed.), 2010. La vegetazione d’Italia, Carta delle Serie di Vegetazione, scala 1:500 000. Palombi & Partner S.r.l. Roma.

    Castelli M., Biondi E., Ballelli S. 2001. La vegetazione erbacea, arbustiva e preforestale del piano montano dell'Appennino piemontese (Valli Borbera e Curone - Italia). Fitosociologia 38(1): 125-151.

    Corbetta F., Ubaldi D., Pirone G. 1988. La vegetazione d'altitudine del Massiccio del Cervati (Appennino campano). Doc. Phytosociol. XI: 465-477.