65.1.1 All. Salicion cinereae Müller & Görs 1958

Sinonimi

[Alno-Salicion cinereae Doing 1962 nom. nud. (art. 2b, 8), Salicion auritae Doing 1962 nom. nud. (art. 2b, 8), Comaro-Salicion cinereae Passarge & Hofmann 1968 (syntax. syn.), Eriophoro-Salicion cinereae Passarge & Hofmann 1968, Frangulo-Salicion auritae Oberdorfer, Müller & Görs 1967 (art. 29), Alno-Salicion cinereae Passarge & Hofmann 1968 (art. 31), Salicion cinereae Müller & Görs 1968]

Riferimento del Tipo (holotypus e diagnosi)

Salicetum cinereae Zoll. 1931


Definizione e descrizione (declaratoria)

Comunità arbustive di salici, a dominanza di Salix cinerea, che crescono su suoli paludosi, torbosi o paratorbosi, impregnati costantemente di acqua.

Definizione e descrizione inglese

Willow shrublands, dominated by Salix cinerea, that grow on permanently saturated, swampy, peaty or para- peaty soils.

Ecologia

Comunità arbustive azonali di salici su substrati torbosi o paratorbosi, impregnati costantemente di acqua. Sono saliceti a dominanza di Salix cinerea che si sviluppano in ambienti paludosi, in corrispondenza di meandri abbandonati, di depressioni o di terreni pianeggianti, con falda freatica affiorante e con suoli idromorfi contenenti un'alta percentuale di sostanza organica non decomposta. Si distribuiscono dal piano collinare a quello montano.

Distribuzione

L’alleanza Salix cinereae in Europa si distribuisce su gran parte del continente e raggiunge la occidentale della Siberia e quella orientale del Nord-America. In Italia si localizza prevalentemente nelle regioni settentrionali, scendendo lungo la costa adriatica fino all'Abruzzo, mentre nella tirrenica si ferma alla Toscana per poi ripresentarsi nel Lazio meridionale.

Struttura della vegetazione e composizione floristica

Comunità a dominanza di saliceti arbustivi come Salix cinerea, Frangula alnus.


Contesto paesaggistico e sinsistema di riferimento

I saliceti a Salix cinerea possono rappresentare lo stadio maturo della serie collinare e montana (mesotemperata e sovratemperata), europea, umida e subumida, suboceanica, subcontinentale e continentale, paludosa del salice cenerognolo (Salico cinereae sigmetum) Le associazioni secondarie in contatto dinamico con questi saliceti appartengono alle classi Molinio-Arrhenatheretea o Phragmito-Magnocaricetea. Si deve osservare che il Salicion cinereae non costituisce sempre l’associazione testa di serie ma può rappresentare soltanto uno stadio di associazioni arboree dell’Alnion glutinosae di cui può rappresentare il mantello.

I contatti catenali si possono instaurare con le ontanete ad Alnus glutinosa (Alnion incanae), i boschi di salice bianco (Salicion albae), i boschi misti di cerro e rovere riferibili all’alleanza Teucrio siculi- Quercion cerridis , i bosco di farnia (Quercus robur) e carpino bianco (Carpinus betulus) o con le faggete dell'Anemono apenninae-Fagetum sylvaticae. Nei piani carsici il Salicion cinereae può avere collegamenti catenali con la vegetazione igrofila del Potamion pectinati, Nymphaeion albae, Phragmition communis, Magnocaricion elatae, Glycerio-Sparganion, Caricion davallianae.


Habitat di riferimento (sensu Direttiva Habitat e classificazione EUNIS)

Le comunità del Salicion cinereae sono riferite all'habitat di Direttiva:

  • 91E0* Foreste alluvionali di Alnus glutinosa e Fraxinus excelsior (Alno-Padion, Alnion incanae, Salicion albae)

Livello di conservazione e gestione

Il livello di conservazione non è soddisfacente per il fatto che si tratta di formazioni molto ridotte di estensione e isolate (elemento che accomuna tutte le comunità di torbiera e palustri). E’ possibile rilevare esempi di buona qualità strutturale e composizionale mentre in altri casi si assiste ad una banalizzazione a causa di trasformazioni finalizzate alla bonifica per fini agricoli e selvicolturali.

In termini gestionali è opportuno conservare queste cenosi e studiarne la dinamica. In alcuni casi può risultare necessario un intervento attivo finalizzato all’eliminazione dello strato arboreo, al fine di evitare che la dinamica successionale porti alla scomparsa della torbiera stessa.

Presenza nei parchi nazionali

Gran Paradiso
Val Grande
Stelvio - Stilfserjoch
Dolomiti Bellunesi
Cinque Terre
Appennino Tosco-Emiliano
Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna
Arcipelago Toscano
Monti Sibillini
Gran Sasso e Monti della Laga
Majella
Abruzzo, Lazio e Molise
Circeo
Gargano
Vesuvio
Alta Murgia
Cilento, Vallo di Diano e Alburni
Appennino Lucano - Val d'Agri - Lagonegrese
Pollino
Sila
Aspromonte
Gennargentu
Asinara
Arcipelago di La Maddalena
XXX

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