51.1.2 All. Stipo-Poion xerophilae Br.-Bl. & Tüxen ex Br.-Bl. 1949

Sinonimi

---------------

Riferimento del Tipo (holotypus e diagnosi)


Definizione e descrizione (declaratoria)

Praterie xerofile, steppiche, calcicole delle valli interne delle Alpi orientali.

Definizione e descrizione inglese

Xerophilous, calcicolous, steppe grasslands of inland valleys in the eastern Alps.

Ecologia

Comunità di praterie xerofile, steppiche, calcicole delle valli interne delle Alpi orientali.

Distribuzione

Alleanza continentale. In Italia è diffusa nelle valli interne delle Alpi orientali.

Contesto paesaggistico e sinsistema di riferimento

Il mantenimento di queste formazioni richiede l’intervento antropico da attuare privilegiando gli usi tradizionali del territorio. La vegetazione potenziale di queste stazioni arido-steppiche è rappresentata dai boschi steppico-continentali di pino silvestre e dai boschi (pannonici) di Quercus pubescens. Macchie di degradazione con elementi del Berberidion sono in parte naturali in parte favorite dall’uso del suolo.


Habitat di riferimento (sensu Direttiva Habitat e classificazione EUNIS)

Le comunità dello Stipo- Poion xerophilae sono riferite all’habitat di Direttiva:

  • 6240* Formazioni erbose steppiche sub-pannoniche

Livello di conservazione e gestione

Il livello di conservazione di tali comunità non è definibile con le informazioni attualmente a disposizione.

In termini gestionali è opportuno mantenere gli usi tradizionali al fine di conservare queste comunità.

Presenza nei parchi nazionali

Gran Paradiso
Val Grande
Stelvio - Stilfserjoch
Dolomiti Bellunesi
Cinque Terre
Appennino Tosco-Emiliano
Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna
Arcipelago Toscano
Monti Sibillini
Gran Sasso e Monti della Laga
Majella
Abruzzo, Lazio e Molise
Circeo
Gargano
Vesuvio
Alta Murgia
Cilento, Vallo di Diano e Alburni
Appennino Lucano - Val d'Agri - Lagonegrese
Pollino
Sila
Aspromonte
Gennargentu
Asinara
Arcipelago di La Maddalena

Bibliografia

    Biondi E., Burrascano S., Casavecchia S., Copiz R., Del Vico E., Galdenzi D., Gigante D., Lasen C., Spampinato G., Venanzoni R., Zivkovic L. & Blasi C., 2012. Diagnosis and syntaxonomic interpretation of Annex I Habitats (Dir. 92/43/ EEC) in Italy at the alliance level. Plant Sociology, 49(1): 5-37.

    Blasi C. (ed.), 2010. La Vegetazione d’Italia. Palombi & Partner S.r.l. Roma.

    Blasi C. (ed.), 2010. La vegetazione d’Italia, Carta delle Serie di Vegetazione, scala 1:500 000. Palombi & Partner S.r.l. Roma.

    Feoli Chiappella L., Poldini L., 1993. Prati e pascoli del Friuli (NE Italia) su substrati basici. Studia Geobot. 13: 3-140.

    Géhu J-M., 2006. Dictionnaire de Sociologie et Synécologie Végétales. J. Cramer edit., Berlin - Stuttgart.

    Mucina L., Kolbek J., 1993. Festuco-Brometea. In: Mucina L, Grabherr G, Ellmauer T. (eds.). Die Pflanzengesellschaften Österreichs. Teil I: 420-492. Gustav Fischer Verlag, Jena.

    Pedrotti F., 1963. Nota sulla vegetazione steppica (Stipeto - Poion xerophilae e Diplachnion) dei dintorni di Trento. Studi Trent. Sci. Nat., 60(3): 288 – 301.

    Pignatti E., Pignatti S., 1995. Lista delle unità vegetazionali delle Dolomiti. Atti dei convegni lincei 115, convegno sul tema la vegetazione italiana: 175-188.

    Royer J.M, 1991. Synthèse eurosibériene, phytosociologique et phytogéographique de la classe des Festuco-Brometea. Dissertationes Botanicae, 178: 1-296. J. Cramer, Berlin-Stuttgart.

    Schwabe A, Kratochwil A. 2004. Festucetaliavalesiacae communities and xerothermic vegetation complexes in the Central Alps related to environmental factors. Phytocoenologia 34 (3): 329-446.

    Theurillat J.-P, Aeschimann D, Küpfer P, Spichiger R. 1995. The higher vegetation units of the Alps. Coll Phytosoc 23: 189-239.