41.2.1 All. Thalictro flavi-Filipendulion ulmariae de Foucault in Royer, Felzines, Misset & Thévenin 2006

Sinonimi

[Thalictro-Filipendulion ulmariae de Foucault 1984 nom. ined. (art. 1), Stachyo palustris-Cirsio oleracei Julve & Gillet 1994 nom. inval. (art. 2b, 8), Cirsio palustris-FilipendulionKlauck 1993 [‘...palustre-...’ art. 41b] p.p., Filipendulo-Cirsion oleracei Duvigneaud 46 p.p.]

Riferimento del Tipo (holotypus e diagnosi)

Thalictro flavi-Althaeetum officinalis (Molin.& Tallon 1950) de Foucault in Royer et al. 2006

Definizione e descrizione (declaratoria)

Comunità planiziali-collinari di megaforbie caratterizzate dall'assenza di specie acidofile.

Definizione e descrizione inglese

Hilly and lowland communities of megaforbs characterized by the absence of acidophilus species.

Ecologia

Vegetazione neutrobasifila di megaforbie, che si sviluppa nelle aree di pianura e colonizza vigorosamente i terreni saturi d'acqua per gran parte dell'anno.

Distribuzione

Struttura della vegetazione e composizione floristica

L’alleanza include comunità di megaforbie costituiteda specie neutrobasifile, nelle quali sono assenti le specie acidofile.


Contesto paesaggistico e sinsistema di riferimento

Le comunità del Thalictro-Filipendulion rientrano nella serie dinamica dei boschi umidi dell'Alnionin canae. Si sviluppano ai margini di questi boschi, nelle radure e lungo le strade. In senso regressivo, si collegano ai prati-pascoli umidi della classe Molinio-Arrhenatheretea che in seguito all'abbandono delle attività pastorali vengono colonizzati rapidamente dalle specie del Thalictro-Filipendulion. In senso evolutivo, invece, i megaforbieti vengono progressivamente colonizzati da arbusti in grado di resistere a stress idrico del suolo (soprattutto specie del genere Salix).


Habitat di riferimento (sensu Direttiva Habitat e classificazione EUNIS)

Le comunità del Thalictro flavi-Filipendulion ulmariae non sono riferite a nessun habitat di Direttiva.

Livello di conservazione e gestione

Il livello diconservazione di queste comunità è complessivamente buono vista la loro ecologiae distribuzione.

In terminigestionali non si hanno indicazioni da fornire se non quella del monitoraggio delladinamica successionale. 

Presenza nei parchi nazionali

Gran Paradiso
Val Grande
Stelvio - Stilfserjoch
Dolomiti Bellunesi
Cinque Terre
Appennino Tosco-Emiliano
Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna
Arcipelago Toscano
Monti Sibillini
Gran Sasso e Monti della Laga
Majella
Abruzzo, Lazio e Molise
Circeo
Gargano
Vesuvio
Alta Murgia
Cilento, Vallo di Diano e Alburni
Appennino Lucano - Val d'Agri - Lagonegrese
Pollino
Sila
Aspromonte
Gennargentu
Asinara
Arcipelago di La Maddalena

Bibliografia

    Bensettiti F., Gaudillat V. & Haury J. (coord.), 2002. Cahiers d'habitats Natura 2000. Connaissance et gestion des habitats et des espèces d'intérêt communautaire. Tome 3 - Habitats humides. MATE/MAP/ MNHN. Éd. La Documentation française, Paris, 457 p. + cédérom

    De Foucault B., 2011. Contribution au prodrome des végétations de France: les Filipendulo ulmariae-Convolvuletea sepium Géhu & Géhu-Franck 1987. J. Bot. Soc. Bot. France 53: 73-137.

    Didier B. & Royer J.- M., 1988. Etude phytosociologique des prairies de fauche inondables des valleés de l'Aube, de la Seine et de la Marne (Champagne crayeuse). Coll. Phytosoc. XVI: 195- 209

    Géhu J-M., 2006. Dictionnaire de Sociologie et Synecologie Vègètales. J.Cramer edit., Berlin - Stuttgart.

    Passarge H., 1988. Lotus uliginosus- Saumgesellschaften. Doc. Phytosoc., Camerino, N.S., 11: 79-94