3.2.1 All. Utricularion vulgaris Passarge 1964

Sinonimi

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Riferimento del Tipo (holotypus e diagnosi)


Definizione e descrizione (declaratoria)

Comunità a dominanza di specie del genere Utricularia (Utricularia vulgaris, U. australis), presenti in acque stagnanti oligo-mesotrofiche.

Definizione e descrizione inglese

Communities dominated by species that belong to the genus Utricularia (Utricularia vulgaris, U. australis) and grow in oligo-mesotrophic standing waters.

Ecologia

Comunità infra-acquatiche e natanti di utricularidi e lemnidi presenti generalmente in acque lentiche, poco profonde, oligo-mesotrofe o distrofiche, da debolmente acide a neutre, in cui la presenza dell’acqua è costante. Contrariamente ad altre alleanze caratterizzate dalla dominanza delle pleustofite, le cenosi del Utricularion vulgaris mal sopportano periodi di disseccamento e prediligono acque limpide. Possono essere considerate indici di buono stato di conservazione dell'ambiente.

Distribuzione

L'alleanza è stata rinvenuta su tutto il territorio europeo. In Italia l'alleanza è stata segnalata poco, ma i rinvenimenti fanno riferimento, indifferentemente, a regioni del nord, del centro e del sud Italia, dal Trentino alla Sicilia.

Struttura della vegetazione e composizione floristica

L’alleanza Utricularion vulgaris rappresenta la vegetazione infra-acquatica dominata da alcune specie del genere Utricularia, a cui si accompagnano alla superficie pleustofite flottanti, come Lemna sp.pl. o Hydrocharis morsus-ranae. Le comunità di questa alleanza hanno quindi un aspetto stratificato. In alcuni casi si può sviluppare un terzo strato, di idrofite radicate che crescono in condizioni di bassa illuminazione e quindi si sviluppano cercando di raggiungere la superficie. Utricularia sviluppa scapi fiorali che si sollevano sopra la superficie dell'acqua.

Habitat di riferimento (sensu Direttiva Habitat e classificazione EUNIS)

  • 3150 Laghi eutrofici naturali con vegetazione del Magnopotamion o Hydrocharition.

Livello di conservazione e gestione

Il livello di conservazione di tali comunità non è soddisfacente. Sono abbastanza rare sul territorio nazionale perché hanno subito una forte contrazione a seguito della degradazione delle zone umide. In termini gestionali è necessario ampliare le indagini negli ambienti potenzialmente interessati da queste cenosi. Sono inoltre necessarie azioni di monitoraggio nelle aree in cui sono state segnalate in passato e programmi di recupero delle zone umide.

Presenza nei parchi nazionali

Gran Paradiso
Val Grande
Stelvio - Stilfserjoch
Dolomiti Bellunesi
Cinque Terre
Appennino Tosco-Emiliano
Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna
Arcipelago Toscano
Monti Sibillini
Gran Sasso e Monti della Laga
Majella
Abruzzo, Lazio e Molise
Circeo
Gargano
Vesuvio
Alta Murgia
Cilento, Vallo di Diano e Alburni
Appennino Lucano - Val d'Agri - Lagonegrese
Pollino
Sila
Aspromonte
Gennargentu
Asinara
Arcipelago di La Maddalena

Bibliografia

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