58.1.2 All. Violion caninae Schwickerath 1944

Sinonimi

[Nardo strictae-Galion saxatilis Preising 1950 p.p., Calluno vulgaris-Festucion tenuifoliae Horvat 1959]

Riferimento del Tipo (holotypus e diagnosi)

Arnicetum montanum Schwick. 1980(lectotypus).


Definizione e descrizione (declaratoria)

Praterie acidofile di zone con mesoclima a maggiore atlanticità, che si sviluppano nelle zone da planiziare a montana.

Definizione e descrizione inglese

Acidophilous grasslands of areas with an Atlantic-like mesoclimate that grow from lowland to mountain areas.

Ecologia

Praterie acidofile che occupano soprattutto ambiti a debole acclività o pianeggianti, su substrati che danno luogo a suoli neutri o debolmente acidi. Si insediano in aree caratterizzate da un clima umido e piovoso e da un pascolo intenso, nei piani bioclimatici da mesotemperato a supratemperato.

Distribuzione

Le comunità riferite all’alleanza Violion caninae sono indicate per l’Europa occidentale e per l’Europa media. In Italia sono segnalate per i rilievi alpini meridionali, i rilievi prealpini e per l’Appennino settentrionale.

Contesto paesaggistico e sinsistema di riferimento

Queste cenosi occupano prevalentemente gli ambiti pianeggianti o poco acclivi dei complessi collinari e, talvolta, montani, dei settori alpino meridionale, prealpino e nord-appenninico.

Alle comunità secondarie riferite a questa alleanza sono legati prevalentemente i boschi acidofili delle alleanze Quercion roboris e Luzulo-Fagion.


Habitat di riferimento (sensu Direttiva Habitat e classificazione EUNIS)

Le comunità del Violion caninae sono riferite all’habitat di Direttiva:

  • 6230* Formazioni erbose a Nardus, ricche di specie, su substrato siliceo delle zone montane (e delle zone submontane dell'Europa continentale)

Livello di conservazione e gestione

Il livello di conservazione di queste comunità è complessivamente discreto tenuto conto anche della loro elevata diffusione. In diversi contesti sono però eccessivamente pascolate, fattore che determina una degradazione della cenosi, mentre in presenza di carichi moderati viene proprio favorito il nardo a scapito di altre graminacee.

In termini gestionali si suggerisce il controllo dell’impatto del pascolo nei contesti in cui il carico è più rilevante e il monitoraggio della dinamica successionale dove si manifesta il recupero delle formazioni legnose, al fine di evitare la chiusura delle zone aperte.

Presenza nei parchi nazionali

Gran Paradiso
Val Grande
Stelvio - Stilfserjoch
Dolomiti Bellunesi
Cinque Terre
Appennino Tosco-Emiliano
Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna
Arcipelago Toscano
Monti Sibillini
Gran Sasso e Monti della Laga
Majella
Abruzzo, Lazio e Molise
Circeo
Gargano
Vesuvio
Alta Murgia
Cilento, Vallo di Diano e Alburni
Appennino Lucano - Val d'Agri - Lagonegrese
Pollino
Sila
Aspromonte
Gennargentu
Asinara
Arcipelago di La Maddalena

Bibliografia

    Biondi E., Burrascano S., Casavecchia S., Copiz R., Del Vico E., Galdenzi D., Gigante D., Lasen C., Spampinato G., Venanzoni R., Zivkovic L. & Blasi C., 2012. Diagnosis and syntaxonomic interpretation of Annex I Habitats (Dir. 92/43/ EEC) in Italy at the alliance level. Plant Sociology, 49(1): 5-37.

    de Foucault B. 2012. Contribution au prodrome des végétationsde France: les Nardetea strictae Rivas Goday in Rivas Goday & Rivas-Mart. 1963. J. Bot.Soc. Bot. France 59 : 241-344.

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