54.1.2 All. Vulpio ciliatae-Crepidion neglectae Poldini 1989

Sinonimi

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Riferimento del Tipo (holotypus e diagnosi)

Orlayetum grandiflorae Poldini 1989


Comunità a dominanza di Orlaya grandiflora, con specie terofitiche ed emicriptofitiche, dei margini rupestri nelle cui fenditure si accumula scarso terriccio; generalmente questo tipo di comunità si insedia su ghiaia ai cigli delle strade, su accumuli di pietre e su massicciate.

Definizione e descrizione (declaratoria)

Comunità termofile, costituite da piante perenni (succulenti e terofitiche), eurimediterranee orientali, distribuite ai margini delle Alpi sudorientali e dei territori carsici nord-adriatici.

Definizione e descrizione inglese

Thermophilous communities of perennial (succulent and therophytic) euri-Mediterranean eastern plants that grow in the southeastern margins of the Alps and in the northern Adriatic territories of Carso.

Ecologia

L’alleanza Vulpio ciliatae-Crepidion neglectae si sviluppa su margini rupestri nelle cui fenditure si accumula scarso terriccio, su ghiaie fini, di margine stradale, su accumuli di pietre e su massicciate.

Distribuzione

L’alleanza Vulpio ciliatae-Crepidion neglectae è diffusa nelle Alpi sudorientali e nei territori carsici nordadriatici; oltre che nel Carso, in Friuli e in Veneto, è presente anche in Dalmazia e in Istria sud-orientale.

Contesto paesaggistico e sinsistema di riferimento

Le comunità del Vulpio ciliatae-Crepidion neglectae si sviluppano su margini rupestri, su ghiaie fini, di margine stradale, su accumuli di pietre e su massicciate, che rappresentano ambiti estremante locali, di pertinenza della serie dell’Ostryo-Quercetum pubescentis.


Habitat di riferimento (sensu Direttiva Habitat e classificazione EUNIS)

Nessuno.

Livello di conservazione e gestione

Il livello di conservazione è generalmente buono pur trattandosi di cenosi di estensione limitata e presenti in contesti ambientali molto peculiari e selettivi, difficilmente colonizzabili da altre formazioni.

In termini gestionali non si hanno indicazioni da fornire se non quella del monitoraggio dei popolamenti agli estremi altitudinali del loro range di distribuzione al fine di valutare eventuali impatti dei cambiamenti climatici.

Presenza nei parchi nazionali

Gran Paradiso
Val Grande
Stelvio - Stilfserjoch
Dolomiti Bellunesi
Cinque Terre
Appennino Tosco-Emiliano
Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna
Arcipelago Toscano
Monti Sibillini
Gran Sasso e Monti della Laga
Majella
Abruzzo, Lazio e Molise
Circeo
Gargano
Vesuvio
Alta Murgia
Cilento, Vallo di Diano e Alburni
Appennino Lucano - Val d'Agri - Lagonegrese
Pollino
Sila
Aspromonte
Gennargentu
Asinara
Arcipelago di La Maddalena

Bibliografia

    Blasi C. (ed.), 2010. La vegetazione d’Italia, Carta delle Serie di Vegetazione, scala 1:500 000. Palombi & Partner S.r.l. Roma.

    Martini F., Codogno M., Comelli L., Mesiano O. 2004. La vegetazione dei tetti verdi a Trieste. Fitosociologia 41 (1): 181-192.

    Poldini L. 1989. La vegetazione del Carso Isontino e Triestino. Trieste.