18.3.1 All. Caricion davallianae Klika 1934

Sinonimi

[Schoenion ferruginei Nordhagen 1936 (art. 29), Eriophorion latifolii Br.-Bl. & Tüxen 1943 nom. nud. (art. 2b, 8) (...latifoliae’ art. 41b)]

Riferimento del Tipo (holotypus e diagnosi)

Caricetum  davallianae Dutoit 1924


Definizione e descrizione (declaratoria)

Comunità di torbiere basse, su substrati più o meno torbosi, in macrobioclima temperato, continentale, nei piani bioclimatici da supra- a orotemperato.

Definizione e descrizione inglese

Fen communities of peaty or non-peaty substrates that grow in the Temperate macrobioclimate, from the supra- to orotemperate thermotypes.

Ecologia

Comunità dei piani bioclimatici supra e orotemperato, continentali, che si sviluppano su suoli oligotrofici poco ossigenati, più o meno torbosi. Sono tipiche delle torbiere basse e dei suoli igroturbati minerali neutro-basici che possono essere costituiti da torba organica o, più spesso, da sedimenti minerali come il tufo calcareo, le marne o il gesso lacustre.

Distribuzione

Alleanza a distribuzione eurosiberiana. In Italia si rinviene sull'arco alpino e sugli Appennini centro-settentrionali.

Contesto paesaggistico e sinsistema di riferimento

Le comunità del Caricion davallianae si presentano sotto forma di mosaico all'interno delle torbiere. I contatti catenali si hanno con le altre comunità delle torbiere (Sphagnion magellanici, Rhynchosporion, Caricion nigrae , Caricion lasiocarpae) e con i boschi umidi ad Alnus glutinosa , Betula pubescens o Salix cinerea. Nel mosaico vegetazionale possono talora formarsi delle piccole pozze con acque leggermente più profonde, caratterizzate dalla presenza di comunità riferibili alle alleanze Scorpidio-Utricularion minoris o Sphagno-Utricularion. La diminuzione del livello dell'acqua porta all'interrimento della torbiera e all'ingresso di specie dei prati umidi (Molinio-Arrhenatheretea).


Habitat di riferimento (sensu Direttiva Habitat e classificazione EUNIS)

Le comunità del Caricion davallianae sono riferite agli habitat di Direttiva:

  • 7110* Torbiere alte attive
  • 7120 Torbiere alte degradate ancora suscettibili di rigenerazione naturale
  • 7140 Torbiere di transizione e instabili
  • 7230 Torbiere basse alcaline

Livello di conservazione e gestione

Il livello di conservazione di tali comunità non è soddisfacente a causa della ormai limitata quantità di ambienti potenzialmente colonizzabili da esse e del disturbo determinato dalle attività antropiche in tali ambienti.

In termini gestionali è assolutamente necessario conservare le torbiere ancora presenti e monitorarne le trasformazioni spontanee che avvengono in esse sulla base delle variazioni dei parametri ambientali.

Presenza nei parchi nazionali

Gran Paradiso
Val Grande
Stelvio - Stilfserjoch
Dolomiti Bellunesi
Cinque Terre
Appennino Tosco-Emiliano
Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna
Arcipelago Toscano
Monti Sibillini
Gran Sasso e Monti della Laga
Majella
Abruzzo, Lazio e Molise
Circeo
Gargano
Vesuvio
Alta Murgia
Cilento, Vallo di Diano e Alburni
Appennino Lucano - Val d'Agri - Lagonegrese
Pollino
Sila
Aspromonte
Gennargentu
Asinara
Arcipelago di La Maddalena
XXX

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