1.1.1 All. Charion canescentis Krausch 1964

Sinonimi

[Halo-Charion Krausch 1968 (art. 3a, 29)]

Riferimento del Tipo (holotypus e diagnosi)


Definizione e descrizione (declaratoria)

Comunità alofile di acque salmastre litoranee o, più raramente, interne, fortemente mineralizzate.

Definizione e descrizione inglese

Halophilous communities of coastal brackish waters, more rarely of inland waters, that are strongly mineralized.

Ecologia

Comunità paucispecifiche di ambienti litoranei salmastri come laghi costieri e stagni retrodunali in cui le acque hanno una buona trasparenza.

Distribuzione

Le notizie relative all’attuale distribuzione sono poche e frammentate. Comunità dominate da Chara canescens e da Lamprothamnium papulosum sono state segnalate nell’Oasi di torre Guaceto e nel lago Salso (Puglia), nell’oasi di Vendicari (Sicilia) e Terzo bacino (Friuli Venezia Giulia).

Struttura della vegetazione e composizione floristica

Le comunità sono praterie paucispecifiche dominate da Characeae adattate agli ambienti salmastri (Chara canescens Lamprothamnium papulosumpiù raramente Chara galioidesTolypella hispanica). Possono essere presenti altre specie algali, appartenenti ai generi UlvaChaetomorpha e Cystoseira afferente ad altre classi sintassonomiche (Cystoseiretea).

Habitat di riferimento (sensu Direttiva Habitat e classificazione EUNIS)

  • 1150* Lagune costiere
  • 3140 Acque oligomesotrofe calcaree con vegetazione bentica di Chara spp.

Livello di conservazione e gestione

Il livello di conservazione di tali comunità non è soddisfacente ed attualmente sono particolarmente minacciate. Già nel 1963 Corillion e Guerlesquin, descrivendo la distribuzione di alcune comunità dominate Characeae a livello nazionale, individuavano nel forte impatto antropico e nelle trasformazioni in atto sulle coste italiane una forte minaccia per queste cenosi. Dopo 50 anni la situazione è peggiorata moltissimo e questa alleanza probabilmente resiste solo in alcune aree naturali protette.

In termini gestionali, oltre a costanti azioni di monitoraggio delle aree in cui è nota la presenza (previste anche dalla Direttiva Habitat), sono necessarie ricerche per l'individuazione di siti in cui sia ancora presente l'alleanza e il recupero delle aree in cui nel passato era stata rilevata.

Presenza nei parchi nazionali

Gran Paradiso
Val Grande
Stelvio - Stilfserjoch
Dolomiti Bellunesi
Cinque Terre
Appennino Tosco-Emiliano
Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna
Arcipelago Toscano
Monti Sibillini
Gran Sasso e Monti della Laga
Majella
Abruzzo, Lazio e Molise
Circeo
Gargano
Vesuvio
Alta Murgia
Cilento, Vallo di Diano e Alburni
Appennino Lucano - Val d'Agri - Lagonegrese
Pollino
Sila
Aspromonte
Gennargentu
Asinara
Arcipelago di La Maddalena
X

Bibliografia

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