39b.2.1 All. Echio plantaginei-Galactition tomentosae O. Bolòs & Molinier 1969

Sinonimi

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Riferimento del Tipo (holotypus e diagnosi)

Galactito-Vulpietum  geniculatae O. Bolòs & Molinier 1969


Definizione e descrizione (declaratoria)

Comunità annuali sub-nitrofile del Mediterraneo occidentale (anche nei settori eurosiberiani) legate ai campi incolti e abbandonati, in aree con abbondanza di precipitazioni.

Definizione e descrizione inglese

Annual sub-nitrophilous communities of western Mediterranean (even in the Eurosiberian sectors), related to fallow and abandoned fields in areas with abundant rainfall.

Ecologia

L’alleanza Echio plantaginei-Galactition tomentosae descrive le comunità annuali sub-nitrofile che si sviluppano sui terreni incolti, lungo i bordi delle strade e nelle aree dismesse, su differenti tipi di substrato, in ambiti a clima mediterraneo, caratterizzati da inverni miti ad elevate precipitazioni e con un chiaro carattere di oceanicità.

Distribuzione

In Italia l’alleanza Echio plantaginei-Galactition tomentosae è diffusa nei territori a clima mediterraneo. In Europa l’alleanza si sviluppa nel mediterraneo occidentale, ma è possibile trovarla anche nei settori eurosiberiani.

Contesto paesaggistico e sinsistema di riferimento

Le comunità dell’Echio plantaginei-Galactition tomentosae si sviluppano sui terreni incolti, lungo i bordi delle strade e nelle aree dismesse.

Questa alleanza include, quindi, cenosi di sostituzione relative a diverse serie di vegetazione, che si sviluppano in ambiti a macroclima mediterraneo, come ad esempio:


Habitat di riferimento (sensu Direttiva Habitat e classificazione EUNIS)

Nessuno.

Livello di conservazione e gestione

Il livello di conservazione di queste cenosi è fortemente variabile visti i contesti in cui si sviluppano. Sono infatti adattate a continui disturbi e rimaneggiamenti dei suoli, per effetto delle operazioni agricole, del calpestìo, ecc. Non sempre tollerano però i disturbi determinati dalle attività agricole più intensive (fertilizzazioni di sintesi, diffusione di erbicidi), per cui nei contesti in cui l’agricoltura non è più di tipo tradizionale si assiste alla scomparsa di tali comunità.

In termini gestionali può essere vantaggioso utilizzare queste comunità come bioindicatori delle attività agronomiche. Sarebbe opportuno favorire il mantenimento della loro presenza anche in limitate superfici delle aree ad agricoltura industriale, vista la ricchezza di specie che le contraddistingue, alle quali è legata un’altrettanta ricchezza di altri organismi (in particolare insetti). La loro presenza ha anche un rilevante valore paesaggistico, in virtù della diversificata fenologia delle specie che le caratterizzano.

Presenza nei parchi nazionali

Gran Paradiso
Val Grande
Stelvio - Stilfserjoch
Dolomiti Bellunesi
Cinque Terre
Appennino Tosco-Emiliano
Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna
Arcipelago Toscano
Monti Sibillini
Gran Sasso e Monti della Laga
Majella
Abruzzo, Lazio e Molise
Circeo
Gargano
Vesuvio
Alta Murgia
Cilento, Vallo di Diano e Alburni
Appennino Lucano - Val d'Agri - Lagonegrese
Pollino
Sila
Aspromonte
Gennargentu
Asinara
Arcipelago di La Maddalena
XXXXXXXX

Bibliografia

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