20.1.2.3 Suball. Elymo farcti-Otanthenion maritimi Biondi & Galdenzi 2014

Sinonimi

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Riferimento del Tipo (holotypus e diagnosi)

Elymo farcti-Otanthetum maritimi Géhu ex Biondi & Galdenzi 2014


Associazione del sistema di duna embrionale più interna e stabilizzata dalla vegetazione. In questa condizione Otanthus maritimus domina rispetto alle altre specie psammofile.

Definizione e descrizione (declaratoria)

Vegetazione psammofila, fisionomicamente dominata da Otanthus maritimus, che si sviluppa nella parte più interna della duna embrionale con ridotta mobilità del substrato sabbioso, particolarmente sviluppata nel settore centro-orientale delle coste mediterranee, legata ai termotipi da infra- a termomediterraneo.

Definizione e descrizione inglese

Ecologia

Sono formazioni dominate da Otanthus maritimus che colonizzano la porzione della duna embrionale più interna, in contatto con quella caratterizzata dalla presenza di Ammophila arenaria, in cui il substrato risulta avere una mobilità minore rispetto a quella della duna embrionale vera e propria.

Distribuzione

La suballeanza si distribuisce lungo le coste del Mediterraneo, particolarmente nel settore centro-orientale.

Struttura della vegetazione e composizione floristica

Le cenosi di questa suballeanza risultano essere fisionomicamente dominata da Otanthus maritimus, condizione che si riscontra in tutte le coste del Mediterraneo. Ad una abbondante presenza di Otanthus maritimus si contrappone la riduzione delle specie che caratterizzano le formazioni della duna embrionale vera e propria.


Contesto paesaggistico e sinsistema di riferimento

Le cenosi che afferiscono alla suballeanza sono in contatto con la vegetazione psammofila costituita dalle graminacee perenni che colonizzano la duna embrionale (Agropyrenion juncei) e, verso la parte più interna del sistema dunale, con la vegetazione delle dune bianche caratterizzate dalla presenza di Ammophila arenaria.Questo syntaxon rappresenta dunque la transizione tra i settori sabbiosi costieri con substrato ancora molto mobile (dune embrionali) e quelli con una mobilità del substrato estremamente ridotta (dune bianche). Possono inoltre avere contatti con le formazioni terofitiche riferite alle alleanze Laguro ovati-Vulpion fasciculatae e Alkanno-Maresion nanae.


Habitat di riferimento (sensu Direttiva Habitat e classificazione EUNIS)

  • 2110 Dune mobili embrionali
  • B1.3 Shifting coastal dunes

Livello di conservazione e gestione

Il livello di conservazione è generalmente insufficiente, visto il grado di frammentazione delle comunità psammofile ad opera delle attività antropiche turistico-balneari e delle strutture connesse. Solo in alcuni contesti permangono formazioni ben conservate, mentre in molti casi sono a rischio di estinzione locale. In termini gestionali è necessario prioritariamente:

- Evitare le attività di livellamento delle dune embrionali, le quali danneggiano direttamente o indirettamente anche le dune semi-stabilizzate. Tra queste attività quella più impattante risulta essere la pulizia meccanica delle spiagge ad opera degli operatori turistici;

- Ridurre il calpestìo dei bagnanti e favorire l’inserimento sulle dune di passerelle o percorsi a raso ben delimitati;

- Controllare/eradicare le specie aliene invasive (es. Carpobrotus acinaciformis, C. edulis, Ambrosia artemisifolia);

- Avviare seri progetti di recupero dei sistemi dunali da realizzare in zone riservate anche nelle aree sottoposte a forte attività turistico-balneare.Questa attività potrà consentire anche il mantenimento del germoplasma autoctono necessario per la ricostituzione delle dune stesse.

Presenza nei parchi nazionali

Gran Paradiso
Val Grande
Stelvio - Stilfserjoch
Dolomiti Bellunesi
Cinque Terre
Appennino Tosco-Emiliano
Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna
Arcipelago Toscano
Monti Sibillini
Gran Sasso e Monti della Laga
Majella
Abruzzo, Lazio e Molise
Circeo
Gargano
Vesuvio
Alta Murgia
Cilento, Vallo di Diano e Alburni
Appennino Lucano - Val d'Agri - Lagonegrese
Pollino
Sila
Aspromonte
Gennargentu
Asinara
Arcipelago di La Maddalena
?XXX

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