71.1.7 All. Erythronio dentis-canis-Carpinion betuli (Horvat 1958) Marinzek in Wallnofer, Mucina & Grass 1993

Sinonimi

[Carpinion illyricum Horvat 1958, Erythronio-Carpinenion (Horvat 1958) Borhidi 1996 (nomencl. syn.)]

Riferimento del Tipo (holotypus e diagnosi)

Epimedio-Carpinetum (Horvat 1938) Borhidi 1963


Definizione e descrizione (declaratoria)

Comunità forestali mesofile, balcaniche, con penetrazioni in Italia, dove si rinviene nella parte centro-orientale e meridionale di Alpi e pre-Alpi e, relittuale, nella Pianura Padana.

Definizione e descrizione inglese

Balkan, mesophilous forest communities that grow in Italy, extending into the eastern-central and southern Alps and pre-Alps. Some relict communities grow in the Po plain.

Ecologia

L’alleanza Erythronio-Carpinion descrive i boschi a Carpinus betulus, Quercus petraea, Quercus cerris e Fraxinus excelsior che si sviluppano in situazioni più o meno pianeggianti, o in posizione di sella, o nel fondo di piccole depressioni, su suolo profondo ricco in humus. L’habitat si distribuisce prevalentemente nel piano mesotemperato.

Distribuzione

In Italia l’alleanza Erythronio-Carpinion è diffusa nelle Alpi e pre-Alpi centro-orientali e meridionali ed è relittuale in Pianura Padana, mentre in Europa si sviluppa sui Balcani.

Struttura della vegetazione e composizione floristica

L’alleanza include i boschi mesofili dominati da Carpinus betulus, Quercus petraea, Q. cerris e Fraxinus excelsior caratterizzati da un sottobosco molto ricco con numerose geofite a fioritura tardo invernale.


Habitat di riferimento (sensu Direttiva Habitat e classificazione EUNIS)

Nell’ambito di questa alleanza si possono riconoscere gli habitat:

  • 91L0 Querceti di rovere illirici (Erythronio-Carpinion)
  • 9260 Boschi di Castanea sativa

Livello di conservazione e gestione

Il livello di conservazione è modesto se non in alcuni casi insufficiente.I lembi di bosco planiziale ancora presenti sono caratterizzati da una composizione floristica impoverita. Tale impoverimento sembra essere legato alla frammentazione e quindi alle estensioni ridotte delle comunità, all’impatto del pascolo di animali domestici o selvatici e all’invasività di alcune specie vegetali esotiche.

In termini gestionali si ritiene necessario favorire l’espansione e la diversificazione di queste comunità, in particolare riducendo le pressioni attualmente presenti all’intorno e al loro interno. E’ auspicabile che nelle aree incolte si assecondi l’evoluzione naturale laddove siano poco estese o assenti le superfici coperte dalle formazioni forestali coerenti con le potenzialità locali.

Presenza nei parchi nazionali

Gran Paradiso
Val Grande
Stelvio - Stilfserjoch
Dolomiti Bellunesi
Cinque Terre
Appennino Tosco-Emiliano
Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna
Arcipelago Toscano
Monti Sibillini
Gran Sasso e Monti della Laga
Majella
Abruzzo, Lazio e Molise
Circeo
Gargano
Vesuvio
Alta Murgia
Cilento, Vallo di Diano e Alburni
Appennino Lucano - Val d'Agri - Lagonegrese
Pollino
Sila
Aspromonte
Gennargentu
Asinara
Arcipelago di La Maddalena
X?XX?

Bibliografia

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