39a.3.5 All. Fumarion wirtgenii-agrariae Brullo in Brullo & Marcenò 1985

Sinonimi

[Diplotaxio erucoidis-Urticion urentis Carretero & Aguilella 1995 (syntax. syn.)]

Riferimento del Tipo (holotypus e diagnosi)

Diplotaxietum viminio-erucoidis Brullo & Marcenò 1985


Vegetazione terofitica, termofila, a Diplotaxis viminea, che colonizza le coltivazioni legnose (vigneti, oliveti, mandorleti e carrubeti) su suoli marnosi e marnoso-argillosi, nel termotipo termomediterraneo, penetrando, solo marginalmente, anche in quello mesomediterraneo.

Definizione e descrizione (declaratoria)

Comunità infestanti, terofitiche, delle colture sarchiate e fertilizzate, che si sviluppano nel piano bioclimatico a termotipo termomediterraneo, con penetrazioni in quello mesomediterraneo.

Definizione e descrizione inglese

Weed therophytic communities of root and fertilized crops, in the thermo-Mediterranean thermotype, sometimes extending into the meso-Mediterranean thermotype.

Ecologia

L’alleanza Fumarion wirtgenii-agrariae descrive le comunità terofitiche, delle colture sarchiate e fertilizzate, che si sviluppano nella fascia costiera e collinare, nel piano bioclimatico termomediterraneo, con penetrazioni in quello mesomediterraneo, su suoli bruni e su suoli da marnosi ad argillosi.

Distribuzione

L’alleanza Fumarion wirtgenii-agrariae è diffusa in Sicilia e ha un areale centro mediterraneo che si estende anche alla Penisola Iberica.

Struttura della vegetazione e composizione floristica


Contesto paesaggistico e sinsistema di riferimento

Le comunità del Fumarion wirtgenii-agrariae sono terofitiche, infestanti delle colture sarchiate e fertilizzate.

Questa alleanza include cenosi di sostituzione relative alle serie di vegetazione la cui tappa matura è riferibile alle alleanze Quercion ilicis e Oleo- Ceratonion.


Habitat di riferimento (sensu Direttiva Habitat e classificazione EUNIS)

Nessuno.

Livello di conservazione e gestione

Il livello di conservazione di queste cenosi è fortemente variabile visti i contesti in cui si sviluppano. Sono infatti adattate a continui disturbi e rimaneggiamenti dei suoli, per effetto delle operazioni agricole, del calpestìo, ecc. Non sempre tollerano però i disturbi determinati dalle attività agricole più intensive (fertilizzazioni di sintesi, diffusione di erbicidi), per cui nei contesti in cui l’agricoltura non è più di tipo tradizionale si assiste alla scomparsa di tali comunità.

In termini gestionali può essere vantaggioso utilizzare queste comunità come bioindicatori delle attività agronomiche. Sarebbe opportuno favorire il mantenimento della loro presenza anche in limitate superfici delle aree ad agricoltura industriale, vista la ricchezza di specie che le contraddistingue, alle quali è legata un’altrettanta ricchezza di altri organismi (in particolare insetti). La loro presenza ha anche un rilevante valore paesaggistico, in virtù della diversificata fenologia delle specie che le caratterizzano.

Presenza nei parchi nazionali

Gran Paradiso
Val Grande
Stelvio - Stilfserjoch
Dolomiti Bellunesi
Cinque Terre
Appennino Tosco-Emiliano
Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna
Arcipelago Toscano
Monti Sibillini
Gran Sasso e Monti della Laga
Majella
Abruzzo, Lazio e Molise
Circeo
Gargano
Vesuvio
Alta Murgia
Cilento, Vallo di Diano e Alburni
Appennino Lucano - Val d'Agri - Lagonegrese
Pollino
Sila
Aspromonte
Gennargentu
Asinara
Arcipelago di La Maddalena
X

Bibliografia

    Biondi E., Burrascano S., Casavecchia S., Copiz R., Del Vico E., Galdenzi D., Gigante D., Lasen C., Spampinato G., Venanzoni R., Zivkovic L. & Blasi C., 2012. Diagnosis and syntaxonomic interpretation of Annex I Habitats (Dir. 92/43/ EEC) in Italy at the alliance level. Plant Sociology, 49 (1): 5-37.

    Blasi C. (a cura di), 2010. La Vegetazione d’Italia. Palombi & Partner S.r.l. Roma.

    Blasi C. (ed.), 2010. La vegetazione d’Italia, Carta delle Serie di Vegetazione, scala 1:500 000. Palombi & Partner S.r.l. Roma.

    Brullo S., Giusso del Galdo G., Guarino R., Minissale P., Spampinato G. 2007. A survey of the weedy communities of Sicily. Ann. Bot. VII: 127-161.

    Brullo S., Marcenò C. 1985. Contributo alla conoscenza della vegetazione nitrofila della Sicilia. Coll. Phytosoc. 12: 23-148.