33.7.1 All. Linario-Festucion dimorphae Avena & Bruno 1975

Sinonimi

[Festucion dimorphae Bonin 1969 nom. inval. (art. 2b, 8), Isatidion allionii Ubaldi 2011 nom. inval. (art. 5), Thlaspion stylosi (Avena & Brullo 1975) Feoli-Chiapella 1983]

Riferimento del Tipo (holotypus e diagnosi)

Galio magellensis-Festucetum dimorphae Feoli Chiapella 1983

Definizione e descrizione (declaratoria)

Comunità glareicole dei ghiaioni mobili, calcarei, a dominanza di Festuca dimorpha, diffuse dalle Alpi Apuane al Pollino, nei piani bioclimatici a termotipo supra- e orotemperato.

Definizione e descrizione inglese

Glareicolous communities that grow on loose, calcareous screes, from the supratemperate to orotemperate thermotypes, from the Apuan Alps to the Pollino Mountain. These communities are often dominated by Festuca dimorpha.

Ecologia

Comunità pioniere, glareicole, che si insediano sui ghiaioni mobili di natura calcarea, nei piani bioclimatici a termotipo da supratemperato a orotemperato

Distribuzione

L’alleanza è endemica nell’Appennino calcareo compreso tra le Alpi Apuane ed il Pollino.

Struttura della vegetazione e composizione floristica

Si tratta di cenosi pioniere, a copertura discontinua, costituite da poche specie caratterizzate da adattamenti e strategie che permettono di colonizzare le coltri di detriti mobili. La dimensione e l’angolo di riposo dei clasti e la quantità di acqua disponibile nel substrato sono fra i fattori maggiormente responsabili della diversificazione delle varie comunità del Linario purpureae-Festucion dimorphae. Queste comunità sono caratterizzate dalla netta dominanza delle emicriptofite con un buon contingente di camefite. Le comunità a più ampia diffusione sono quelle dominate da Festuca dimorpha. Fra le glareofite che costituiscono queste cenosi molte sono taxa endemici o subendemici, come ad esempio Galium magellense, Festuca dimorpha, Cerastium tomentosum, Cymbalaria pallida, Linaria purpurea, Robertia taraxacoides e Isatis apennina (= I. allionii).

Habitat di riferimento (sensu Direttiva Habitat e classificazione EUNIS)

Le comunità del Festucion dimorphae sono principalmente riferite all’habitat di Direttiva:

  • 8120 Ghiaioni calcarei e scisto-calcarei montani e alpini (Thlaspietea rotundifolii)

Livello di conservazione e gestione

Il livello di conservazione di queste comunità è complessivamente buono vista la loro diffusione e i particolari contesti in cui si sviluppano, difficilmente colonizzabili da altre formazioni e molto peculiari e selettivi, tali da determinare la presenza di diversi endemiti. In termini gestionali non si hanno indicazioni da fornire se non quella di mantenere i fenomeni naturali di disturbo e le morfologie derivate da essi e di svolgere un monitoraggio della composizione delle cenosi in relazione ai mutamenti della mobilità dei clasti. I maggiori pericoli potenziali possono derivare da interventi infrastrutturali (strade, autostrade e metanodotti), villaggi turistici montani, realizzazione di piste da sci e di impianti di risalita.

Presenza nei parchi nazionali

Gran Paradiso
Val Grande
Stelvio - Stilfserjoch
Dolomiti Bellunesi
Cinque Terre
Appennino Tosco-Emiliano
Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna
Arcipelago Toscano
Monti Sibillini
Gran Sasso e Monti della Laga
Majella
Abruzzo, Lazio e Molise
Circeo
Gargano
Vesuvio
Alta Murgia
Cilento, Vallo di Diano e Alburni
Appennino Lucano - Val d'Agri - Lagonegrese
Pollino
Sila
Aspromonte
Gennargentu
Asinara
Arcipelago di La Maddalena
XXXXXXXXX

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