53.1.1 All. Periballio-Trifolion subterranei Rivas Goday 1964 nom. inv. propos. Rivas-Martínez, Diaz, Fernández- González, Izco, Loidi, Lousa & Penas 2002

Sinonimi

[Trifolio subterranei-Periballion Rivas Goday 1964]

Riferimento del Tipo (holotypus e diagnosi)

Trifolio subterranei-Poetum bulbosae Rivas Goday 1964 nom . inv.


Definizione e descrizione (declaratoria)

Comunità silicicole, che si sviluppano su suoli acidi, nei piani bioclimatici con termotipo da termo- a supramediterraneo e ombrotipo da secco a subumido inferiore.

Definizione e descrizione inglese

Silicicolous communities that grow on acidic soils, in the thermo- to supra-Mediterranean thermotypes and in dry to lower subhumid ombrotypes.

Ecologia

Cenosi fortemente legate al pascolo, soprattutto ovino.Si tratta di pascoli silicicoli che si sviluppano su suoli acidi, sia oligotrofici che eutrofici, compattati dal calpestio e spesso nitrificati. Si insediano soprattutto nelle aree a macrobioclima mediterraneo, nei piani bioclimatici da termo- a supramediterraneo con ombrotipi da secco a subumido inferiore, e sporadicamente anche in aree classificabili nella variante submediterranea del macrobioclima temperato.

Distribuzione

L’alleanza ha una distribuzione mediterrano-occidentale, che include la penisola iberica, il Marocco settentrionale e la Sardegna.

Struttura della vegetazione e composizione floristica

Si tratta di pascoli emicriptofitici, con una discreta presenza di terofite, tendenti a costituire una cotica continua, dominata da graminacee e leguminose di piccola taglia e da specie reptanti adattate al calpestio. Le specie spesso dominanti sono Poa bulbosa e Trifolium subterraneum.


Habitat di riferimento (sensu Direttiva Habitat e classificazione EUNIS)

Le comunità del Periballio-Trifolion sono legate agli habitat di Direttiva:

  • 6220* Percorsi substeppici di graminacee e piante annue dei Thero-Brachypodietea
  • 6310 Dehesas con Quercus spp. sempreverde

Livello di conservazione e gestione

Il livello di conservazione è altamente variabile a seconda delle condizioni stazionali e del livello di pascolamento o di altri fattori di disturbo.

In termini gestionali è opportuno mantenere gli usi tradizionali al fine di conservare le comunità erbacee ma, contestualmente, favorire il recupero di isole di naturalità nei contesti eccessivamente trasformati e poveri di comunità legnose coerenti con le potenzialità locali.

Presenza nei parchi nazionali

Gran Paradiso
Val Grande
Stelvio - Stilfserjoch
Dolomiti Bellunesi
Cinque Terre
Appennino Tosco-Emiliano
Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna
Arcipelago Toscano
Monti Sibillini
Gran Sasso e Monti della Laga
Majella
Abruzzo, Lazio e Molise
Circeo
Gargano
Vesuvio
Alta Murgia
Cilento, Vallo di Diano e Alburni
Appennino Lucano - Val d'Agri - Lagonegrese
Pollino
Sila
Aspromonte
Gennargentu
Asinara
Arcipelago di La Maddalena

Bibliografia

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