16.1.1 All. Phragmition communis Koch 1926

Sinonimi

[Phragmition australis Koch 1926 nom. mut. propos. (art. 45), Phragmition eurosibiricum Tüxen & Preising 1942 (art. 34)]

Riferimento del Tipo (holotypus e diagnosi)


Definizione e descrizione (declaratoria)

Comunità igrofile a carattere palustre legate ad acque dolci o debolmente salate, dominate da elofite di grandi dimensioni (Phragmites australis, Typha angustifolia, T. latifolia, Schoenoplectus lacustris, ecc.).

Definizione e descrizione inglese

Hygrophilous marshy communities that grow in fresh or brackish waters and are dominated by tall helophytes (Phragmites australis, Typha angustifolia, T. latifolia, Schoenoplectus lacustris, etc).

Ecologia

Vegetazione dominata da grandi elofite che colonizzano ambienti umidi di acque dolci o debolmente salate, soprattutto lungo le sponde di laghi, stagni, fiumi e canali. Le specie tipiche di queste comunità sopportano bene oscillazioni del livello delle acque e presentano adattamenti per resistere a correnti di bassa e media intensità.

Distribuzione

Per il loro carattere azonale le comunità di questa alleanza sono segnalate su tutto il territorio italiano ed europeo.

Struttura della vegetazione e composizione floristica

Le comunità acquatiche del Phragmition communis possono essere caratterizzati da una certa ricchezza floristica, ma in molti casi si rinvengono popolamenti pauci o monospecifici, caratterizzati da individui che si riproducono spesso per via vegetativa. Le comunità più frequenti sono dominate da Phragmites australis, Typha angustifolia, T. latifolia, Schoenoplectus lacustris. Le cenosi, generalmente monoplane, presentano un certo grado di stratificazione quando la specie dominante non raggiunge livelli di copertura elevati. In questi casi è possibile distinguere uno strato di specie più piccole, come elodeidi (Myriophyllum spicatum, Najas marina, Potamogeton pectinatus) e pleustofite (Lemna minuta, Ceratophyllum demersum) in presenza di acqua, o specie igrofile (Lythrum salicaria, Mentha aquatica, Lycopus europaeus, Calystegia sepium, Juncus articulatus) quando il livello dell’acqua è più basso.

Contesto paesaggistico e sinsistema di riferimento

Le cenosi del Phragmition communis colonizzano le aree marginali dei corpi idrici italiani. Sono quindi tipici delle zone prossime alla costa dei laghi, alle rive dei fiumi e delle aree umide ad essi limitrofi. In alcuni casi riescono a spingersi fino al mare, colonizzando le sponde dei laghi salmastri, le depressioni retrodunali e le rive delle lagune. Si trovano spesso in contatto con comunità della Potametea e della Lemnetea, più raramente della Charetea, verso l’acqua e con le comunità del Magnocaricion elatae verso riva, dove l’acqua diviene più bassa.

Habitat di riferimento (sensu Direttiva Habitat e classificazione EUNIS)

Alcune comunità possono essere inquadrate nell’habitat 

  • 7210* Paludi calcaree con Cladium mariscus e specie del Caricion davallianae.

Livello di conservazione e gestione

Il livello di conservazione è altamente variabile a seconda del grado di disturbo antropico, diretto o indiretto, presente. Manutenzione spondale, tagli, discariche, artificializzazione e rettificazione delle sponde, bonifiche idrauliche, incendi, invasioni di specie animali e vegetali esotiche, ecc., sono tutti fattori che meritano una maggiore attenzione rispetto a quanto dimostrato finora.

In termini gestionali è opportuno evitare le bonifiche e le regimazioni idrauliche e i tagli frequenti e radicali della vegetazione spondale dei corpi idrici. In altri casi, peraltro, la mancata utilizzazione (sfalcio) di comunità erbacee torbicole (paludi montane) o dei cariceti perilacuali, favorisce nettamente Phragmites che diventa dominante impoverendo la componente floristica. È inoltre opportuno un monitoraggio della qualità delle acque associato a quello della componente biotica.

Presenza nei parchi nazionali

Gran Paradiso
Val Grande
Stelvio - Stilfserjoch
Dolomiti Bellunesi
Cinque Terre
Appennino Tosco-Emiliano
Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna
Arcipelago Toscano
Monti Sibillini
Gran Sasso e Monti della Laga
Majella
Abruzzo, Lazio e Molise
Circeo
Gargano
Vesuvio
Alta Murgia
Cilento, Vallo di Diano e Alburni
Appennino Lucano - Val d'Agri - Lagonegrese
Pollino
Sila
Aspromonte
Gennargentu
Asinara
Arcipelago di La Maddalena
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