71.3.5 All. Pino calabricae-Quercion congestae Brullo, Scelsi, Siracusa & Spampinato 1999 em. Blasi, Di Pietro, Filesi 2004

Sinonimi

---------------

Riferimento del Tipo (holotypus e diagnosi)

Vicio cassubicae-Quercetum cerridis Brullo & Marcenò 1985


Definizione e descrizione (declaratoria)

Comunità forestali da acidofile a neutrofile, dominate da querce decidue e semidecidue, che si sviluppano nei piani bioclimatici a termotipo da mesomediterraneo a supramediterraneo, in Italia meridionale.

Definizione e descrizione inglese

Deciduous and semi-deciduous, acidophilous and neutrophilous, oak forests that grow in the meso-Mediterranean to supra-Mediterranean thermotypes of southern Italy.

Ecologia

Boschi acidofili e basifili dei piani collinare e submontano, sporadicamente montano, con termotipo principalmente meso-mediterraneo, ma variabile tra il meso-mediterraneo e il supra-mediterraneo, e ombrotipo tra il secco superiore e l’umido inferiore. I substrati possono variare da calcari e marne a vulcaniti neutro-basifile, arenarie quarzifere, flysch e conglomerati sabbiosi.

Distribuzione

L’alleanza è endemica dell’Italia meridionale con ampia diffusione in Sicilia e Calabria e digitazioni in Sardegna, Campania e Puglia.

Struttura della vegetazione e composizione floristica

I boschi dell’alleanza sono caratterizzati dalla dominanza di specie caducifoglie nello strato arboreo con presenza costante di una componente sempreverde, soprattutto negli aspetti più termofili. Nelle forme più mature e su suoli evoluti i boschi sono caratterizzati da un’elevata ricchezza floristica, con marcata presenza di specie endemiche e sub endemiche dell’Italia meridionale, e da una buona stratificazione.

Lo strato arboreo è dominato da diverse specie di querce termofile decidue e semidecidue, tra cui Quercus virgiliana, Q. dalechampii, Q. amplifolia, Q. congesta, Q. leptobalanos e Q. ichnusa e, spesso accompagnate da Q. ilex e talvolta da Q. suber o Pinus nigra subsp. calabrica o anche Ostrya carpinifolia. Lo strato arbustivo è variabile in composizione in funzione del substrato e dell’altitudine comunque spesso con alta frequenza di specie decidue, quali Cytisus villosus, Crataegus monogyna, Rubus ulmifolius e Prunus spinosa, accompagante da sempreverdi quali Erica arborea, Rhamnus alaternus, Rosa sempervirens. Nello strato erbaceo sono frequenti Thalictrum calabricum, Carex distachya, Crepis leontodontoides, Teucrium siculum, Brachypodium sylvaticum, Luzula forsteri, Poa sylvicola, Festuca exaltata.


Contesto paesaggistico e sinsistema di riferimento

Le comunità dell’alleanza si trovano nei settori interni insulari fino alle aree costiere più fresche ed umide del litorale e nel massiccio calabrese dell’Aspromonte. Si rinvengono anche nel contesto della vegetazione sempreverde a sclerofille mediterranee se facilitate da substrati vulcanici con forte capacità di ritenzione idrica. Nella sua distribuzione zonale l’alleanza occupa comunque una posizione intermedia tra la fascia del Fraxino orni- Quercion ilicis e dell’Oleo sylvestris-Ceratonion siliquae a quote inferiori e quella del Geranio versicoloris-Fagion sylvaticae a quote superiori.

Sono legate a questa alleanza le tappe mature delle seguenti serie di vegetazione a distribuzione regionale ben definita:


Habitat di riferimento (sensu Direttiva Habitat e classificazione EUNIS)

Molte comunità rientrano nell’habitat:

  • 91AA* Boschi orientali di quercia bianca.

Livello di conservazione e gestione

Il livello di conservazione di queste cenosi è in generale intermedio, essendo spesso costituite da frammenti di boschi in gran parte cedui, più o meno sfruttati, situati in ambiti prevalentemente agricoli, e solo localmente sono ben conservate.

In termini gestionali è importante favorire la diversità delle specie legnose, limitare la frammentazione delle cenosi e promuovere la costituzione di “isole di naturalità” all’interno dei sistemi agricoli.

Presenza nei parchi nazionali

Gran Paradiso
Val Grande
Stelvio - Stilfserjoch
Dolomiti Bellunesi
Cinque Terre
Appennino Tosco-Emiliano
Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna
Arcipelago Toscano
Monti Sibillini
Gran Sasso e Monti della Laga
Majella
Abruzzo, Lazio e Molise
Circeo
Gargano
Vesuvio
Alta Murgia
Cilento, Vallo di Diano e Alburni
Appennino Lucano - Val d'Agri - Lagonegrese
Pollino
Sila
Aspromonte
Gennargentu
Asinara
Arcipelago di La Maddalena
XX

Bibliografia

    Arrigoni P.V. & Marras G., 1990.Fitosociologia e struttura dei castagneti della Sardegna centrale. Webbia44(1): 217-231.

    Arrigoni P.V., Di Tommaso P.L., Camarda I.& Satta V., 1996. La vegetazione dell’azienda forestale “Uatzo” (Sardegna centrale).Parlatorea 1: 61-72.

    BACCHETTA G., BAGELLA S., BIONDI E., FARRIS E., FILIGHEDDUR., MOSSA L., 2004. A contribution to the knowledge of the orderQuercetalia ilicis Br.-Bl. ex Molinier 1934 of Sardinia. Fitosociologia 41 (1): 29-51.

    Bacchetta, G., Bagella, S., Biondi, E., Farris, E.,Filigheddu, R. S., & Mossa, L. 2009. Vegetazione forestale e serie divegetazione della Sardegna (con rappresentazione cartografica alla scala 1:350.000). Fitosociologia 46 (1) Supp. 1: 3-82.

    BACCHETTA G., IIRITI G., MOSSA L., PONTECORVO C., SERRA G.,2004. A phytosociological study of the Ostrya carpinifoliaScop. woods in Sardinia (Italy). Fitosociologia 41(1): 67-75.

    Biondi E., Burrascano S., Casavecchia S., Copiz R., Del Vico E., Galdenzi D., Gigante D., Lasen C., Spampinato G., Venanzoni R., Zivkovic L. & Blasi C., 2012. Diagnosis and syntaxonomic interpretation of Annex I Habitats (Dir. 92/43/ EEC) in Italy at the alliance level. Plant Sociology, 49(1): 5-37.

    Biondi E., Casavecchia S., Guerra V., Medagli P., Beccarisi L., Zuccarello V., 2004b. A contribution towards the knowledge of semideciduous and evergreen woods of Apulia (South-Eastern Italy). Fitosociologia 41 (1): 3-28.

    Blasi C., Di Pietro R., Filesi L., 2004. Syntaxonomical revision of Quercetalia pubescenti-petraeaein the Italian Peninsula. Fitosociologia, 41 (1): 87-164.

    Blasi C. (a cura di), 2010. La Vegetazione d’Italia. Palombi & Partner S.r.l. Roma.

    Blasi C. (ed.), 2010. La vegetazione d’Italia, Carta delle Serie di Vegetazione, scala 1:500 000. Palombi & Partner S.r.l. Roma.

    Brullo S., Scelsi F., Siracusa G. & Spampinato G., 1999. Considerazioni sintassonomiche e corologiche sui querceti caducifogli della Sicilia e della Calabria. Monti & Boschi 1: 16-29.

    Farris,E., Fenu, G., & Bacchetta, G. 2012. Mediterranean Taxus baccata woodlandsin Sardinia: a characterization of the EU priority habitat 9580. Phytocoenologia,41(4), 231-246.

    Stanisci, A., Feola, S., & Blasi, C., 2006. Map of vegetation series of Ponza island (central Italy). Lazaroa, 26, 93-113.

    Ubaldi 2003. La vegetazione boschiva d’Italia. Manuale di fitosociologia forestale. CLUEB