55.1.2 All. Polygonion tenoreani Brullo, De Marco & Signorello 1990

Sinonimi

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Riferimento del Tipo (holotypus e diagnosi)

Hordeo secalini-Polygonetum tenoreani Brullo, De Marco & Signorello 1990


Praterie mesofile dominate da Polygonum tenoreanum diffuse sulle formazioni calanchive della Basilicata nelle aree più fresche ed umide, come le superfici esposte a Nord o comunque non soleggiate.

Definizione e descrizione (declaratoria)

Praterie costituite da specie endemiche peculiari ed esclusive degli ambienti calanchivi, che sono circoscritte alla Basilicata e alla Calabria settentrionale, dove si sviluppano nel piano bioclimatico mesomediterraneo subumido. In questi territori il syntaxon vicaria l’alleanza Moricandio-Lygeion più xerica.

Definizione e descrizione inglese

Grassland communities consisting of peculiar endemic species that are limited to badland habitats exclusively in Basilicata and northern Calabria. In these territories the syntaxon is vicariant, in the meso-Mediterranean subhumid bioclimatic belt, of the more xeric alliance Moricandio-Lygeion.

Ecologia

Le comunità del Polygonion tenoreani si sviluppano negli ambienti calanchivi, con clima fresco e umido compreso fra il mesomediterraneo subumido e il termomediterraneo subumido tendente spesso al secco.

Distribuzione

L’alleanza è distribuita sui versanti ionici della Basilicata e della Calabria.

Struttura della vegetazione e composizione floristica

L’alleanza include comunità di praterie caratterizzate da alcuni endemismi esclusivi dei calanchi dell’Italia meridionale.


Contesto paesaggistico e sinsistema di riferimento

Le comunità del Polygonion tenoreani sono dinamicamente collegate ai querceti decidui, fra cui, in particolare, quelli riferiti all'associazione Oleo-Quercetum virgilianae.


Habitat di riferimento (sensu Direttiva Habitat e classificazione EUNIS)

  • 6220* Percorsi substeppici di graminacee e piante annue dei Thero-Brachypodietea

Livello di conservazione e gestione

Il livello di conservazione è generalmente buono pur trattandosi di cenosi di estensione limitata e presenti in contesti ambientali molto peculiari e selettivi, tali da determinare la costituzione di comunità a ristretto areale di distribuzione e ricche di endemiti.

In termini gestionali è assolutamente opportuno conservare e monitorare i popolamenti rilevati finora e ampliare le indagini sulla loro dinamica successionale.

Presenza nei parchi nazionali

Gran Paradiso
Val Grande
Stelvio - Stilfserjoch
Dolomiti Bellunesi
Cinque Terre
Appennino Tosco-Emiliano
Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna
Arcipelago Toscano
Monti Sibillini
Gran Sasso e Monti della Laga
Majella
Abruzzo, Lazio e Molise
Circeo
Gargano
Vesuvio
Alta Murgia
Cilento, Vallo di Diano e Alburni
Appennino Lucano - Val d'Agri - Lagonegrese
Pollino
Sila
Aspromonte
Gennargentu
Asinara
Arcipelago di La Maddalena
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Bibliografia

    Blasi C. (ed.), 2010. La vegetazione d’Italia, Carta delle Serie di Vegetazione, scala 1:500 000. Palombi & Partner S.r.l. Roma.

    Brullo S., De Marco G., Signorello P., 1990. Studio fitosociologico delle praterie a Lygeumspartum dell'Italia meridionale. Boll. Acc. Gioenia Sci. Nat. Catania, 23 (336): 561-579.

    Brullo S., Giusso del Galdo G., Guarino R. 2002. Phytosociological notes on the Lygeumspartum grasslands from Crete. Lazaroa 23: 65-72.

    Brullo S., Scelsi F., Spampinato G. 2001. La vegetazione dell’Aspromonte. Studio fitosociologico. Laruffa Editore, Reggio Calabria, 368 pp.

    Corbetta F., Ubaldi D., Zanotti A. L. 1992. La vegetazione a Lygeumspartum nei calanchi della Valle del Basento (Basilicata). Arch. Bot. Ital. 67 (3/4): 141-155.