68.1.1 All. Populion albae Br.-Bl. ex Tchou 1948

Sinonimi

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Riferimento del Tipo (holotypus e diagnosi)

Populetum albae Br.-Bl. ex Tchou 1948


Definizione e descrizione (declaratoria)

Comunità ripariali della regione mediterranea, che si sviluppano su suoli con falda freatica elevata.

Definizione e descrizione inglese

Riparian communities of the Mediterranean region that grow on soils with a high water table.

Ecologia

La vegetazione ripariale è il risultato di particolari condizioni dovuteal livello della falda e al regime idrico del corso d’acqua. Le formazioni ripariali sono infatti azonali. I boschi dell'alleanza Populion albae sono costituiti da essenze meso-igrofile a foglia caduca. Le condizioni edafiche ottimali si realizzano sui suoli alluvionali per lo più lungo i corsi d'acqua, al posto di antiche paludi o sui terreni dove la falda freatica si mantiene ad un livello elevato ma non affiorante. 

Distribuzione

Le comunità afferibili all’alleanza Populion albae sono diffuse in tutto il territorio italiano. In Europa l’alleanza è legata alle piane alluvionali dell’Europa meridionale.

Struttura della vegetazione e composizione floristica

Le comunità incluse nell’alleanza Populion albae costituiscono popolamenti potenzialmente molto ricchi di specie e caratterizzati da una forte stratificazione. Nei pioppeti meglio sviluppati si possono trovare due strati arborei e due arbustivi ben strutturati e con gradi di coperture piuttosto elevate. Nella composizione floristica sono fondamentali Populus alba, Populus nigra , Fraxinus oxycarpa , Ulmus mi nor, Salix alba, Salix fragilis .


Contesto paesaggistico e sinsistema di riferimento

La vegetazione ripariale afferibile all’alleanza Populion albae rappresenta le comunità boschive che si sviluppano generalemente lungo gli alvei fluviali su deposito litoide fine su suolo idromorfo e falda affiorante. L’alleanza è legata ai geosigmeti ripariali individuati sul territorio italiano. Essendo inoltre un tipo di vegetazione azonale legata alle condizioni edafiche, quando le condizioni idriche lo consentono, si sviluppa come serie accessoria nell’ambito di molte altre serie di vegetazione.


Habitat di riferimento (sensu Direttiva Habitat e classificazione EUNIS)

  • 5230* Matorral arborescenti di Laurus nobilis
  • 5310 Boscaglia fitta di Laurus nobilis
  • 91B0 Frassineti termofili a Fraxinus angustifolia
  • 91F0 Foreste miste riparie di grandi fiumi a Quercus robur, Ulmus laevis e Ulmus minor, Fraxinus excelsior o Fraxinus angustifolia (Ulmenion minoris)
  • 92A0 Foreste a galleria di Salix alba e Populus alba

Livello di conservazione e gestione

Il livello di conservazione di queste cenosi è mediamente scarso, essendo spesso costituite da frammenti di boschi lineari, più o meno disturbati dalle trasformazioni antropiche e dagli utilizzi delle risorse idriche.

In termini gestionali è necessario recuperare la qualità di queste formazioni, riducendo le pressioni e gli impatti nelle fasce perifluviali e perilacustri.

Presenza nei parchi nazionali

Gran Paradiso
Val Grande
Stelvio - Stilfserjoch
Dolomiti Bellunesi
Cinque Terre
Appennino Tosco-Emiliano
Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna
Arcipelago Toscano
Monti Sibillini
Gran Sasso e Monti della Laga
Majella
Abruzzo, Lazio e Molise
Circeo
Gargano
Vesuvio
Alta Murgia
Cilento, Vallo di Diano e Alburni
Appennino Lucano - Val d'Agri - Lagonegrese
Pollino
Sila
Aspromonte
Gennargentu
Asinara
Arcipelago di La Maddalena
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