33.8.4 All. Ptilostemono casabonae-Euphorbion cupanii Angiolini, Bacchetta, Brullo, Casti, Giusso Del Galdo & Guarino 2005

Sinonimi

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Riferimento del Tipo (holotypus e diagnosi)

Resedo luteolae-Limonietum merxmuelleri Angiolini, Bacchetta, Brullo, Casti, Giusso del Galdo & Guarino 2005
Comunità endemica sarda, pioniera, paucispecifica, dominata da camefite, in particolare Limonium merxmuelleri, che si sviluppa su substrati ghiaiosi delle discariche minerarie caratterizzati da alte concentrazioni di solfuri e metalli pesanti, dal termotipo termomediterraneo superiore al mesomediterraneo inferiore.

Definizione e descrizione (declaratoria)

Comunità endemiche sardo-corse, pioniere, termofile, camefitiche ed emicriptofite, indifferenti edafiche, che si sviluppano su substrati ghiaiosi, nel macrobioclima mediterraneo, nella fascia bioclimatica dal termo- al mesomediterraneo.

Definizione e descrizione inglese

Endemic Sardo-Corsican vegetation. Pioneer thermophilous communities dominated by chamaephytes and hemicryptophytes, indifferent to the chemical nature of the substratum, that grow on gravelly substrata in the Mediterranean macrobioclimate in the thermo- Mediterranean and meso-Mediterranean thermotypes.

Ecologia

Alleanza termofila che include cenosi discontinue, indifferenti edafiche, dominate da camefite suffrutticose ed emicriptofite, dal piano bioclimatico termo- al mesomediterraneo, ombrotipo da secco a subumido. Si tratta di una vegetazione pioniera che si rinviene su depostisi detritici grossolani ed incoerenti, quali letti ciottolosi di fiumi, ghiaioni e discariche minerarie, spesso arricchiti di metalli pesanti, dove la pedogenesi viene bloccata dai fattori ambientali.

Distribuzione

L’alleanza è diffusa in tutta la Sardegna, in cui si rinviene soprattutto sulle discariche minerarie e negli alvei ciottolosi, raggiungendo anche la Corsica.

Struttura della vegetazione e composizione floristica

Alleanza costituita da vegetazione emicriptofitica e camefitica differenziata da specie rare ed endemiche. Tali cenosi sono caratterizzate da un esiguo numero di specie dovuto all’alto livello di specializzazione ecologica necessario per colonizzare substrati ghiaiosi.


Contesto paesaggistico e sinsistema di riferimento

Le formazioni che appartengono a questa alleanza raramente prendono parte alle normali serie dinamiche, ma spesso formano speciali serie edafiche. Sulle discariche minerarie rappresentano comunità pioniere durevoli che, su substrati più evoluti e stabilizzati, tendono ad evolvere verso formazioni più strutturate che possono essere ascritte alla classe Cisto-Lavanduletea.


Habitat di riferimento (sensu Direttiva Habitat e classificazione EUNIS)

Alcune delle comunità del Ptilostemono casabonae-Euphorbion cupanii potrebbero essere riferire all’habitat di Direttiva:

  • 3250 Fiumi mediterranei a flusso permanente con Glaucium flavum.

Livello di conservazione e gestione

Il livello di conservazione è altamente variabile a seconda delle condizioni stazionali e dei fattori di disturbo presenti.

In termini gestionali è opportuno mantenere i fenomeni naturali di disturbo e le morfologie derivate da essi, evitare le regimazioni idrauliche e le modificazioni dei regimi dei corpi idrici al fine di mantenere le cicliche variazioni di portata e di trasporto solido, e quindi di erosione/sedimentazione.

Presenza nei parchi nazionali

Gran Paradiso
Val Grande
Stelvio - Stilfserjoch
Dolomiti Bellunesi
Cinque Terre
Appennino Tosco-Emiliano
Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna
Arcipelago Toscano
Monti Sibillini
Gran Sasso e Monti della Laga
Majella
Abruzzo, Lazio e Molise
Circeo
Gargano
Vesuvio
Alta Murgia
Cilento, Vallo di Diano e Alburni
Appennino Lucano - Val d'Agri - Lagonegrese
Pollino
Sila
Aspromonte
Gennargentu
Asinara
Arcipelago di La Maddalena

Bibliografia

    Angiolini C., Bacchetta G., Brullo S., Casti M., Giusso del Galdo G. & Guarino R., 2005. The vegetation of the mining dumps in SW-Sardinia. Feddes Repertorium 116(3-4): 243-276.

    Bacchetta G., Casti M., Zavattero L., 2007. Analisi della vegetazione del distretto minerario di Montevecchio (Sardegna sud-occidentale). Fitosociologia 44(2): 83-108.

    Biondi E., Blasi C., Burrascano S., Casavecchia S., Copiz R., Del Vico E., Galdenzi D., Gigante D., Lasen C., Spampinato G., Venanzoni R. & Zivkovic L., 2009. Manuale Italiano di interpretazione degli habitat della Direttiva 92/43/CEE. Società Botanica Italiana. Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, D.P.N. http://vnr.unipg.it/habitat

    Biondi E., Burrascano S., Casavecchia S., Copiz R., Del Vico E., Galdenzi D., Gigante D., Lasen C., Spampinato G., Venanzoni R., Zivkovic L. & Blasi C., 2012. Diagnosis and syntaxonomic interpretation of Annex I Habitats (Dir. 92/43/ EEC) in Italy at the alliance level. Plant Sociology, 49(1): 5-37.

    Biondi E., Vagge I., Fogu M.C., Mossa L., 1996. La vegetazione del letto ciottoloso dei fiumi della Sardegna meridionale (Italia). Coll. Phytosoc., XXIV: 813-825.

    Fenu G., Cogoni D., Casti M., Bacchetta G., 2012. Linum muelleri Moris. Inf. Bot. Ital. 44(2): 405-474.

    Zavattero L., Casti M., Bacchetta G., Di Pietro R., 2006. Analisi multitemporale del paesaggio del distretto minerario di Monteponi (Sardegna sud-occidentale). Rivista Italiana di Telerilevamento 37: 137-146.