51.4.2 All. Saturejion subspicatae (Horvat 1974) Horvatic 1975

Sinonimi

[Saturejion subspicatae Horvat 1962 (art. 3f), Saturejion subspicatae (Horvat 1962) Horvatic 1973 (art. 3f), Saturejo subspicatae-Caricion humilis (Horvat 1962) Trinajstic 1999]

Riferimento del Tipo (holotypus e diagnosi)

Centaureo rupestris-Caricetum humilis Horvat 1931 nom . invers . propos .

Terzi 2011, lectotypus (Feoli Chiapella and Poldini 1993)


Definizione e descrizione (declaratoria)

Praterie xerofile e rupicole su suoli poco evoluti, dei piani bioclimatici a termotipo supramediterraneo e mesotemperato superiore.

Definizione e descrizione inglese

Xerophilous and rupicolous grasslands that grow on less developed soils in the supra-Mediterranean and in the upper mesotemperate thermotypes.

Ecologia

L’alleanza include le praterie xerofile e rupicole caratterizzate da elevata aridità e marcata eliofilia delle specie. Sono correlate a suoli primitivi o minerali, oligotrofici, su rocce compatte o di granulometria superiore ai 2mm, di pH spesso maggiore a 6.5, nel piano bioclimatico supramediterraneo e distribuite fino al piano mesotemperato superiore (200-900 m) dei rilievi prealpini.

Distribuzione

Si estendono dal litorale croato-dalmatico alle propaggini calcaree delle Alpi sudorientali.

Contesto paesaggistico e sinsistema di riferimento

Alcune cenosi dei questa alleanza possiedono caratteristiche di praterie borigene primarie e possono quindi essere considerate stabili o lungamente durevoli in quanto localizzate in zone soggette a venti di bora che ne impediscono l’incespugliamento.

In altre condizioni tali cenosi si configurano come praterie secondarie, originate dall’azione dell’uomo e mantenute attraverso pascolamento. Sono soggette a regressione a causa della dinamica secondaria e dinamicamente collegate con formazioni forestali inquadrabili in syntaxa illirici in senso lato, quali Carpinion orientalis, Erythronio dentis-canis-Carpinion betuli, Erico-Fraxinion orni, Aremonio-Fagion.

Sul litorale sabbioso nord-adriatico un’associazione endemica a Stipa veneta e Chrysopogon gryllus è in contatto seriale con la lecceta extrazonale.

I contatti catenali si realizzano con le garighe a Salvia officinalis, i pratelli aridi pionieri della Sedo- Schleranthetalia e con le formazioni più evolute dello Scorzonerion villosae ed Hypochoeridion maculatae. Sulle alluvioni torrentizie contatti catenali si realizzano con il Salicion eleagni.



Habitat di riferimento (sensu Direttiva Habitat e classificazione EUNIS)

Le comunità del Saturejion subspicatae sono riferite all’habitat di Direttiva:

  • 62A0 Formazioni erbose secche della regione submediterranea orientale (Scorzoneratalia villosae)

Livello di conservazione e gestione

Il livello di conservazione è generalmente buono pur trattandosi di cenosi di estensione limitata e presenti in contesti ambientali molto peculiari e selettivi.

In termini gestionali non si hanno indicazioni da fornire se non quella del monitoraggio della dinamica successionale dei popolamenti.

Presenza nei parchi nazionali

Gran Paradiso
Val Grande
Stelvio - Stilfserjoch
Dolomiti Bellunesi
Cinque Terre
Appennino Tosco-Emiliano
Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna
Arcipelago Toscano
Monti Sibillini
Gran Sasso e Monti della Laga
Majella
Abruzzo, Lazio e Molise
Circeo
Gargano
Vesuvio
Alta Murgia
Cilento, Vallo di Diano e Alburni
Appennino Lucano - Val d'Agri - Lagonegrese
Pollino
Sila
Aspromonte
Gennargentu
Asinara
Arcipelago di La Maddalena

Bibliografia

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