67.1.1 All. Tamaricion africanae Br.-Bl. & O. Bolòs 1958

Sinonimi

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Riferimento del Tipo (holotypus e diagnosi)

Tamaricetum gallicae Br.-Bl. & O. Bolos 1958


Definizione e descrizione (declaratoria)

Comunità igrofile e subalofile a dominanza di tamerici, che si sviluppano lungo i corsi d’acqua intermittenti o permanenti, con forti variazioni della portata, ed in aree umide costiere, nei territori a bioclima termomediterraneo e più raramente mesomediterraneo.

Definizione e descrizione inglese

Hygrophilous and sub-halophilous communities dominated by tamarisks that grow along intermittent or permanent water courses with a highly varied seasonal discharge, as well as in coastal wetlands. They are typical of the thermo-Mediterranean thermotype, occasionally occurring in the meso-Mediterranean thermotype.

Ecologia

Comunità igrofile subalofile legate all’acqua salmastra a dominanza di tamerici. Sono cespuglieti che si localizzano lungo i corsi d’acqua intermittenti o permanenti con forti variazioni della portata ma anche in aree umide costiere presenti sempre in territori a bioclima termomediterraneo e più raramente mesomediterraneo. Si insediano su suoli alluvionali spesso subsalsi a tessiturada ghiaiosa a limosa.

Distribuzione

Il Tamaricion africanae comprende comunità a distribuzione mediterraneo-occidentale, in territori a bioclima termomediterraneo e più raramente mesomediterraneo.

Struttura della vegetazione e composizione floristica

Comunità a dominanza di specie a portamento alto-arbustivo, soprattutto specie del genere Tamarix.


Contesto paesaggistico e sinsistema di riferimento

Le boscaglie ripali a tamerici costituiscono delle formazioni edafoclimatofile legate alla dinamica fluviale di corsi d’acqua a regime torrentizio o alle aree palustri costiere interessate dal prosciugamento estivo. Si tratta di formazioni durevoli bloccate nella loro evoluzione dinamica da specifici condizionamenti edafici. In particolare lungo i corsi d’acqua intermittenti, il Tamaricion africanae ha contatti catenali con le formazioni glareicole ad Helichrysumitalicum, localizzate sui terrazzi alluvionali più frequentemente interessati dalle piene invernali.Il disturbo antropico, legato al pascolo e all’incendio, determina la distruzione delle comunità di quest'alleanza che vengono sostituite dalle praterie steppiche subnitrofile del Bromo-Oryzopsiono dai pascoli aridi subnitrofili dellaThero-Brometalia. A contatto con le boscaglie diTamarixsi possono incontrare dei mantelli costituiti da popolamenti elofitici e/o elofito-rizofitici, inquadrabili nell’ordine Scirpetalia compacti (classe Phragmito - Magnocaricetea) e nell’ordine Juncetalia maritimi (classe Juncetea maritimi). Gli aspetti erbacei, quando presenti, sono riferibili alla classe Saginetea maritimae .


Habitat di riferimento (sensu Direttiva Habitat e classificazione EUNIS)

Le comunità del Tamaricion africanae sono riferite all'habitat di Direttiva:

  • 92D0 Gallerie e forteti ripari meridionali (Nerio-Tamaricetea e Securinegion tinctoriae)

Livello di conservazione e gestione

Il livello di conservazione di queste cenosi è molto mediocre, essendo spesso frammentate e più o meno disturbate dalle trasformazioni antropiche (bonifiche, regimazioni, cambiamento di uso del suolo, ecc.).

In termini gestionali è necessario ridurre le pressioni e gli impatti nelle zone umide di loro pertinenza consentendo lo sviluppo di fasce di vegetazione più ampie lungo le sponde dei corpi idrici.

Presenza nei parchi nazionali

Gran Paradiso
Val Grande
Stelvio - Stilfserjoch
Dolomiti Bellunesi
Cinque Terre
Appennino Tosco-Emiliano
Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna
Arcipelago Toscano
Monti Sibillini
Gran Sasso e Monti della Laga
Majella
Abruzzo, Lazio e Molise
Circeo
Gargano
Vesuvio
Alta Murgia
Cilento, Vallo di Diano e Alburni
Appennino Lucano - Val d'Agri - Lagonegrese
Pollino
Sila
Aspromonte
Gennargentu
Asinara
Arcipelago di La Maddalena
XX

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