56.2.3 All. Triseto flavescentis-Polygonion bistortae Br.-Bl. & Tüxen ex Marschall 1947

Sinonimi

[Triseto-Polygonion bistortae Br.-Bl. & Tüxen 1943 nom. nud. (art. 2b, 8) (‘...bistortæ’ art. 41b), Polygono bistortae-Trisetion Br.-Bl. & Tüxen ex Marschall 1947 nom. invers. illeg., Phyteumato-Trisetion Hundt ex Passarge 1969 (syntax. syn.), Campanulo rhomboidalis-Trisetenion flavescentis Dierschke in Theurillat 1992 (corresp. name)]

Riferimento del Tipo (holotypus e diagnosi)

Trisetetum flavescentis Rübel 1911


Definizione e descrizione (declaratoria)

Prati mesici, in genere regolarmente falciati una volta l’anno e spesso successivamente pascolati, distribuiti nei piani bioclimatici a termotipo supratemperato superiore e orotemperato inferiore. Le Alpi sono il centro di diffusione di questa alleanza.

Definizione e descrizione inglese

Mesic meadows, usually regularly mown once a year and often then grazed, distributed in the upper supratemperate and lower orotemperate thermotypes; this alliance is distributed above all in the Alps.

Ecologia

Praterie (o prato-pascoli), soggette a regolari utilizzazioni (ottimale la fienagione estiva), insediate in ambienti freschi o poco acclivi, nei piani bioclimatici supratemperato superiore e orotemperato inferiore.

Distribuzione

L’alleanza Triseto flavescentis-Polygonion bistortae ha come centro di diffusione le Alpi ed è presente in Italia centro-settentrionale. Queste comunità si sviluppano in vari settori montani dell’Europa temperata

Contesto paesaggistico e sinsistema di riferimento

Le comunità del Triseto flavescentis-Polygonion bistortae sono praterie seminaturali, mantenute grazie all’utilizzo antropico. La vegetazione potenziale, sia nella fascia montana che in quella subalpina, è sempre di tipo nemorale. Queste comunità si sviluppano negli ambiti potenziali di pertinenza di faggete, abieteti, peccete e lariceti o larici-cembreti.

Habitat di riferimento (sensu Direttiva Habitat e classificazione EUNIS)

  • 6520 Praterie montane da fieno.

Livello di conservazione e gestione

Il livello di conservazione è altamente variabile a seconda delle condizioni stazionali e del grado di utilizzo. 

In termini gestionali è opportuno mantenere gli usi tradizionali al fine di conservare queste comunità.

A causa di abbandono da un lato e di intensificazione delle concimazioni è oggi più difficile riscontrare comunità di questa alleanza in condizioni ottimali. Frequenti le situazioni di degrado favorite anche da gestioni irregolari che favoriscono l’ingresso di altre specie, soprattutto le nitrofile e infestanti (es. stadi a Veratrum album)

Presenza nei parchi nazionali

Gran Paradiso
Val Grande
Stelvio - Stilfserjoch
Dolomiti Bellunesi
Cinque Terre
Appennino Tosco-Emiliano
Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna
Arcipelago Toscano
Monti Sibillini
Gran Sasso e Monti della Laga
Majella
Abruzzo, Lazio e Molise
Circeo
Gargano
Vesuvio
Alta Murgia
Cilento, Vallo di Diano e Alburni
Appennino Lucano - Val d'Agri - Lagonegrese
Pollino
Sila
Aspromonte
Gennargentu
Asinara
Arcipelago di La Maddalena
XX

Bibliografia

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